Il Verbano: paesaggi, scenografici palazzi e fantasiosi giardini. La statua del San Carlone alta 20 m è visitabile all’interno. di Andrea Fioretti Il punto di inizio del nostro itinerario, facilitato da sbocchi autostradali, è Varese; dopo una visita alla città che non potrà escludere il Palazzo Estense ed i suoi giardini, da non perdere l’escursione al Sacro Monte che raggiungeremo con il mezzo fino alla prima cappella dei Misteri per poi, a piedi, raggiungere le altre 13, ove i Misteri del Rosario sono rappresentati da gruppi statuari in terracotta su sfondi affrescati. A Laveno raggiungiamo la riva del Lago Maggiore che…
Autore: Andrea Fioretti
La Tradizione del Gusto. La Valtellina, arte e vigneti “Fa vini potenti ed assai” (Leonardo da Vinci). di Andrea Fioretti All’estremità settentrionale del lago di Como, Colico è la prima località che incontriamo entrando in Valtellina. A pochi chilometri, sulla punta di una penisoletta che chiude una insenatura del lago e che viene chiamata “laghetto di Piona”, l’abbazia di Piona, monastero cluniacense del sec. XI, con chiostro romanico gotico ed affreschi del sec. XIII. A Morbegno, per entrare nella storia e nella cultura della zona che stiamo visitando, andremo al Museo civico di storia naturale valtellinese di palazzo Gualteroni per poi…
Dai luoghi natali del Masaccio a quelli di Giotto. Prati, boschi, abbazie benedettine, panorami e… di Andrea Fioretti Usciti dal casello Valdarno, prima meta è San Giovanni Valdarno, luogo natale di ser Giovanni Mone, detto Masaccio. Sulla piazza che porta il suo nome, i principali motivi di interesse nel medievale Palazzo Pretorio, anche conosciuto come palazzo d’Arnolfo dall’architetto Arnolfo di Cambio, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie (terracotta invetriata di Giovanni della Robbia), nella chiesa di San Lorenzo (affreschi) nel Palazzaccio (rinascimentale con un triplice ordine di loggiati). Loro Ciuffenna conserva in parte l’impronta medievale, da vedere la chiesa di S. Maria Assunta…
La Tuscia Romana, anche detta Etruria Meridionale. “Qui rise l’etrusco… guardando la marina” (Cardarelli). di Andrea Fioretti Di Viterbo abbiamo già parlato nel n° 6/2003. Da qui inizia il nostro vagabondare sulle tracce degli Etruschi e la prima tappa è Tuscania, sapientemente restaurata dopo il terremoto del 1971 ha ripreso il primitivo aspetto medievale cinto da oltre 3 Km di mura. All’esterno di queste, su un poggio erboso, vigilano sull’abitato le due chiese romaniche di S. Pietro e S. Maria Maggiore. Di entrambe non mancate la visita. Uscendo dalla cittadina per la via N. Sauro verso il lago di Bolsena, troverete le indicazioni per…
Itinerario alternativo per partecipare agli eventi di Rimini Fiera Arte, foreste e gastronomia tra l’appennino ed il mare. di Andrea Fioretti Caprese Michelangelo deve la sua popolarità a due personaggi, il Buonarroti che qui nacque, figlio del podestà cittadino e ma la cosa rientra nelle leggende, il re ostrogoto Totila che qui avrebbe terminato la propria vita. Visitati il Castello e la Casa del Podestà (casa natale di Michelangelo) con calchi e riproduzioni fotografiche di opere dell’artista, passiamo per Anghiari (dei suoi panorami, del Museo della Misericordia, di Monterchi e della Madonna del Parto di Piero della Francesca abbiamo parlato nel…
Castelnuovo Berardenga e la battaglia di Montaperti. Il Castello di Brolio, già residenza del barone Ricasoli, è un pò il luogo di nascita del moderno Chianti ma la visita è d’obbligo per la bellezza del luogo, del suo parco, della cappella di San Jacopo. di Andrea Fioretti Cortona, lasciato il mezzo nell’ampio parcheggio del Santuario di S. Margherita, la cittadina è tutta da visitare con una lunga passeggiata a piedi nel centro storico quasi del tutto pedonalizzato; passando per la via Berrettini, la piazza del Pozzo Tondo, per giungere a piazza della Repubblica ove, in pochi passi, troveremo il Palazzo Comunale…
A Sarteano in agosto la storica Giostra del Saracino. Chianciano oggi è un piacevole posto ove passeggiare lungo viali ombrosi, tra alberghi, ville e bei negozi o nel Parco delle Fonti. Il centro storico conserva testimonianze del periodo medievale e del periodo Granducale. di Andrea Fioretti Perugia, anche se l’avremo già visitata altre volte, merita comunque un’ulteriore giornata di sosta; le ragioni di approfondimento non mancano certo. Esauriti i suggerimenti della fidata guida Touring, io non mancherei il Collegio della Mercanzia ed il Collegio del Cambio con la Sala dell’Udienza (affreschi del Perugino), ci dirigiamo a San Feliciano per imbarcarci per l’Isola Polvese,…
Cupramontana, singolare il museo dell’etichetta. Dal mare alle dolci colline ove si coltivano le uve che danno il “Verdicchio de solar claritate et virtù eccellentissime“, fino ai più aspri paesaggi umbri. di Andrea Fioretti Riprendendo da Ancona (vedi iTimoni n° 4) ci dirigiamo ad Osimo; la città antica, sulla cresta di un colle, circondata dalle mura romane e medievali, conserva palazzi nobiliari del seicento, antiche chiese ed abitazioni altrettanto vetuste. su tutto domina il rosso del materiale “principe” da costruzione della zona, il mattone cotto. Una passeggiata in centro ci permetterà di ammirare, in poche centinaia di metri, il Palazzo Comunale,…
Villa Reale di Marlia, bellissimi i giardini all’italiana. “Questa è una fossa, ove abito, profonda, donde non muove pié senza salire del sivoso Appennin la fiera sponda” (Ludovico Ariosto). di Andrea Fioretti Partiamo da Carrara (vedi iTimoni n° 15-16) ove non avremo mancato il Duomo, l’Accademia di Belle Arti con l’edicola dei Fantascritti (ara romana rinvenuta nella cava omonima ove, nulla di nuovo sotto il sole, attorno ai bassorilievi troviamo graffiti i nomi del Canova e del Giambologna). Da non mancare il Museo Civico del Marmo, con campioni da ogni parte del mondo, utensili e macchinari per la lavorazione dall’antichità ad oggi.…
Stia con il suo centro medievale “set del film il Ciclone”. Da Firenze ad Arezzo “li ruscelletti che de’ verdi colli del Casentin discendon giuso in Arno facendo i lor canali verdi e molli” (Dante). di Andrea Fioretti Prendendo per buono che abbiate concluso la vostra visita a Firenze, vi proponiamo un itinerario poco battuto verso il Casentino ed Arezzo. Prima fermata a Sieci, per vedere la pieve romanica di S. Giovanni Battista a Remole, poi Pontassieve per acquisti di buon chianti e, magari, di una fiorentina di chianina. prima del Passo della Consuma, una deviazione su una bella strada panoramica ci…