Autore: Tania e Antonio Catalano

Qui è ancora possibile osservare la tipica macchia mediterranea in tutto il suo splendore. La Riserva è stata istituita nel 1984. È oggi una delle zone umide più rappresentative d’Europa, e la sua importanza dal punto di vista naturalistico, è internazionalmente riconosciuta. Centinaia sono le specie di uccelli che la scelgono ogni anno come luogo di sosta nel viaggio verso le zone di riproduzione. di Tania e Antonio Catalano Arriviamo nella fattoria di Calamosche (Riserva naturaledi Vendicari) all’ora del tramonto, i cui colori di oro fuso accendono di cangianti bagliori l’arenaria e i mandorli che ci circondano. Accolti con rara cortesia e…

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Questa specie di casetta fatta con felci o mirti costruita sulla spiaggia serviva come alloggio, per trascorrere al mare quindici o venti giorni in agosto.  di Tania e Antonio Catalano In giro con il mio amato camper sbarco a Reggio Calabria ed imbocco la s.s. 106 Jonica. Al km 70 vengo attratta da un piccolissimo centro abitato di nome Ferruzzano. Originariamente sorto da una comunità di agricoltori e pastori fu costruita a 470 metri dal livello del mare su una collina molto panoramica con vista su un mare quasi caraibico. La sensazione è data dalle “Logge” che vengono puntualmente costruite…

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Giuseppe Tomasi, duca di Palma e principe di Lampedusa fu l’unico figlio maschio di Giulio Maria Tomasi e Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò. Alle lettere arrivò tardi, dopo un’esistenza fatta di viaggi all’estero e solitari, lunghi soggiorni a Palermo e nella grande casa di campagna di Santa Margherita Belicea. Qui apprese a leggere e scrivere, in italiano e in francese. Frequentò il liceo classico prima a Roma, poi a Palermo. Partecipò alle 2 guerre mondiali e, fatto prigioniero nella prima, riuscì tuttavia a fuggire, traversando a piedi l’intera Europa. Nel 1925 si ritirò Sicilia, allontanandosi da essa solo per compiere viaggi finalizzati alla conoscenza delle letterature straniere.  di Tania e Antonio Catalano A…

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Lo zucchero viene scolpito e colorato a forma di Paladino di Francia. Come vuole la tradizione siciliana, la sera prima i bimbi vanno a letto con la speranza d’essere ricordati da nonni e familiari trapassati. Sul tardi i genitori preparano le “ceste” con i dolci tipici della festa (al posto dei dolci talvolta i bambini ricevono anche in regalo scarpe, maglioni, giocattoli) e li nascondono nei punti più reconditi dell’abitazione. I pupaccena della tradizione palermitana, per la festa dei morti.  di Tania e Antonio Catalano È un’antica tradizione palermitana (Palermo è l’unica città d’Italia dove si festeggiano i defunti…) secondo la…

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