Il 1° soccorso è quell’insieme di manovre,
interventi e accorgimenti da eseguire
sull’infortunato al fine di non farlo
peggiorare; possibilmente migliorarlo, svolte velocemente, sul posto,
con ciò che si ha a disposizione.
di Mario Rosa
Stavolta gli istruttori di 1° soccorso dell’associazione di escursionismo Azimuth responsabile nazionale del settore montagna dell’ente nazionale di promozione sportiva C.s.e.n. spiegheranno come intervenire su distorsioni, distrazioni e slogature che sono traumi delle articolazioni. Le distorsioni (frequente è quella della caviglia) sono provocate da un eccesso di ampiezza del movimento articolare che comporta uno schiacciamento dei due strati di pelle che ricopre tutte le ossa, detto periostio; patina bianca che vediamo sulle ossa in macelleria. Il dolore si avverte dato che il periostio è innervato quindi sensibile maggiormente “a freddo” cioè quando l’articolazione ha lavorato poco o nulla, poi subentra il gonfiore anche notevolissimo causato dalla rottura dei vasi capillari sanguigni presenti anch’essi nella pelle che ricopre le ossa.
Pericolosa è la distorsione a caldo ad esempio durante una corsetta che dà l’impressione di poter continuare a camminare magari forzando un po’, mentre occorre sempre fermare per pochi minuti o alcune ore per i meno allenati, il movimento articolare e freddare immediatamente la parte (crioterapia) con acqua fredda o con le sacchette che sviluppano freddo legando i componenti chimici contenuti. Il freddo a spruzzo che si vede usare nelle partite di calcio serve solo per i colpi ricevuti dall’esterno e non arriva all’interno dell’articolazione quindi inutile e a volte dannosa per l’epidermide se usato con insistenza. La distrazione è un danno a tendini o muscoli, provocato ad esempio dal tentantivo di fermarsi aggrappandosi ad un appiglio durante una scivolata; anche qui occorre arresto articolare e crioterapia.
La lussazione è la fuoriuscita di un osso dalla sua sede naturale che provoca l’impossibilità di muovere quell’articolazione; frequente è quella dell’omero (spalla) a causa di un urto sopratutto se inatteso cioè senza la contrazione della muscolatura che diminuisce le possibilità di lussazione. In attesa del rientro dell’osso è opportuna la crioterapia, ma se entro 2 ore è impossibile l’intervento di un fisioterapista, ortopedico o fisiatra, onde evitare gravi danni permanenti (stiramento dei legamenti), causa di recidive della lussazione, è meglio tentare di far rientrare l’osso se l’infortunato collabora rilassando la muscolatura. Durante la manovra (per l’omero) l’infortunato dovrà essere fermato ad esempio dietro un angolo di una parete, un albero, un palo, il soccorritore deve impugnare saldamente con 2 mani il polso del braccio lussato e tirare aumentando lentamente la trazione fino a permettere ai legamenti di spostare l’osso riportandolo nella sua posizione naturale.