Qui è ancora possibile osservare la tipica macchia
mediterranea in tutto il suo splendore. La Riserva
è stata istituita nel 1984. È oggi una delle zone
umide più rappresentative d’Europa, e la sua
importanza dal punto di vista naturalistico, è
internazionalmente riconosciuta. Centinaia
sono le specie di uccelli che la scelgono
ogni anno come luogo di sosta nel
viaggio verso le zone di riproduzione.
di Tania e Antonio Catalano
Arriviamo nella fattoria di Calamosche (Riserva naturaledi Vendicari) all’ora del tramonto, i cui colori di oro fuso accendono di cangianti bagliori l’arenaria e i mandorli che ci circondano.
Accolti con rara cortesia e gentilezza dai coniugi Bonfiglio che, partiti da una vecchia ma solida casa di campagna, hanno oggi realizzato delle stanzette con annessi servizi essenziali ma accoglienti.
Questo permette agli amici venuti con noi con il nostro amato camper, che purtroppo non può ospitare tutti, di passare la notte in Riserva.
Serata limpida e stellata, illuminata dalla luna e dalle nostre torce, visto che manca ancora la luce elettrica ed il generatore funziona fino alle 22,30.
L’abbaiare dei cani ed il cinguettio degli uccelli ci sveglia alle 6 del mattino, ci appostiamo quindi con la macchina fotografica ad aspettare l’alba per fare delle foto e, inebriati dall’aria carica di odori dolci e selvaggi, subito dopo il nascer del sole ci inerpichiamo per il sentiero che ci porta a Calamosche (foto sotto), in una spiaggia con sabbia finissima dove ci immergiamo in una pulitissima e trasparente acqua.
Natura incontaminata, selvaggia e seducente; odore di timo, di gigli candidi, salsedine e grotte piene di mistero. Subito dopo la spiaggia si incontra un capanno di osservazione di bird watching dove ci fermiamo ad ammirare il volo di alcuni uccelli.
Arrampicandoci con moderata difficoltà arriviamo attraverso il sentiero tracciato alla seconda spiaggia, dove facciamo un bagno questa volta superando appuntiti scogli per immergerci in acqua in compagnia di migliaia di pesciolini.
Andando avanti per il sentiero irto di spine, una ricca e varia macchia mediterranea si alterna alle dune in questo piccolo lembo di terra che si innalza per non più di due metri sul livello del mare.
Tratti rocciosi, dune di sabbia dorate con numerose palme nane che si incontrano per il percorso che porta ai Piccoli Pantani ed al Pantano grande di Roveto che è grande un km quadrato.
Rapiti ed inebriati da tanta bellezza, ci fermiamo e con il fedele binocolo cominciamo l’osservazione di centinaia di uccelli migratori di ogni specie come mai avevamo visto: Aironi, Fenicotteri, Cavalieri d’Italia, numerosse famiglie di Folaghe e Gallinelle nuotano in fila indiana nei pantani.
Ammiriamo la punta dell’isolotto chiamato Capo Bujuto sulla quale vi sono ancora i ruderi dell’antica Tonnara di Bafutu e della Torre Sveva ben conservata fatta costruire nel cinquecento dal Duca di Noto Pietro D’Aragona, re di Spagna e di Sicilia.
La Torre sveva di Vendicari era una delle pochissime torri in tutta la sicilia ad essere armata con cannoni da 12 libbre, mentre quasi tutte le altre non arrivavano a sei, era presidiata da 4 sentinelle. Poi, inatteso piacere degli occhi, ecco stagliarsi in lontananza Capo Passero.
L’atmosfera che ci circonda è irreale… suggestiva: è quasi il Paradiso Terrestre, ed è soltanto il sole ormai alto che non riusciamo a riparare con i nostri cappellacci a riportarci alla realtà e a farci ritornare indietro, attraverso una scorciatoia che ci riporta in fattoria per l’ora di pranzo, per gustare l’ottimo pesce che è stato arrostito sul bracere all’aperto e divorato assieme agli amici in una tavolata sotto il porticato messa a disposizione dai proprietari per la compagnia. Torneremo potete crederci.
Come arrivare: Da Catania SS 114 Catania-Siracusa, quindi SS 115 fino a Noto, prendere
la SP Noto-Pachino fino al bivio di Calamosche (segnalato), dove bisogna girare a sinistra.
Cosa acquistare: Bottarga e tonno a pochi chilometri, a Marzamemi (foto a sinistra); ottimo vino
nero 17° nella vicina Pachino; dolci e confetti di mandorle presso la Pasticceria Finocchiaro di Avola.
Dove sostare: Fattoria Bonfiglio, Parcheggio Calamosche, tel. 3478587319, con la possibilità di
preparare i pasti in una cucina all’aperto sotto i portici; tavoli e sedie numerose. Sosta camper 13,00 euro, indipendentemente dal numero di persone dell’equipaggio. Le stanzette 25,00 euro a persona con bagnetto.
Informazioni utili: Abbigliamento informale, scarpe da trecking, copricapo, k-way.