Un viaggio insolito, una meta misteriosa: Vilcabamba, l’ultimo baluardo di una grande civiltà, gli Incas. Nascosto sulle Ande, remoto e inaccessibile e per questo così attraente, ecco il luogo prescelto come meta da cinque europei, che in un incredibile viaggio dovranno misurarsi non solo con la natura ma anche con se stessi.
È un viaggio interiore e profondo che costringe il lettore ad un’analisi personale. In particolare uno dei personaggi, Robert, un giornalista inglese, non riesce a risolversi a scrivere quanto gli sta davanti, non potendo trovare le parole che possano descrivere una tale meraviglia. Doveva esistere, dopotutto una soluzione descrittiva per tutto quello che Robert aveva davanti: il modo in cui i crinali si aprivano nelle valli, il modo in cui le nuvole alteravano le montagne. Dovevano esistere definizioni perfette.
Verso l’ultima città di Colin Thubron (pagg. 164, Ponte alle Grazie Editore).