Il giornalista del Guardian Leo Hickman presenta i risultati di una vastissima inchiesta condotta nelle località turistiche più popolari del pianeta, da Dubai a Ibiza, dalla Thailandia al Messico, dalla Lituania a Chamonix. Le implicazioni dei viaggi che ciascuno di noi si concede ogni anno sono inaspettatamente numerose e spesso drammatiche: il contributo di un traffico aereo sempre più intenso e incontrollato al cambiamento climatico, i danni ambientali dello sviluppo edilizio legato al turismo, il trattamento riservato ai lavoratori del settore nei paesi del Terzo mondo, il degrado del turismo sessuale, il dibattito sul cosiddetto «turismo sostenibile», le inevitabili implicazioni politiche in paesi come il Myanmar o il Tibet.
Anche le vacanze devono rientrare nel progetto di una «vita etica»: Hickman ci invita a riflettere con occhio critico e spregiudicato sulla questione e a domandarci, senza fare dell’inutile allarmismo, se gli svaghi e i piaceri delle nostre vacanze siano o meno in contrasto con il rispetto per gli altri e per il nostro pianeta. Perché l’augurio di buone vacanze diventi anche un augurio per delle vacanze veramente buone…
“Il turismo, se vogliamo credere alla World Tourism Organization dell’Onu, è il cavaliere in sella al suo destriero che cavalca per salvare i popoli senza privilegi del mondo, i quali dovrebbero trarre tutto il vantaggio possibile dal fatto che molti di loro vivono in luoghi dove i ricchi del pianeta vogliono trascorrere le loro vacanze: ambienti incontaminati e soleggiati, spiagge punteggiate dalle palme, o paesi che offrono quella «diversità» culturale tanto ricercata. Insomma, si può vivere in modo sostenibile e sano aiutando i turisti stranieri a trovare un rifugio temporaneo dalla routine quotidiana delle loro esistenze: lo stress dell’ufficio, le code alla cassa del supermercato, i figli da accompagnare a scuola, i conti della carta di credito. Tutto ciò sembra meraviglioso in teoria, ma il turismo è davvero una simile forza positiva?”
Ultima chiamata di Leo Hickman (pagg. 446 Editore: Ponte alle Grazie – Collana: Saggi).