È il racconto della grande avventura di un uomo che fece del salvataggio della propria nave, l’Endurance, la più grande impresa nella storia dell’esplorazione polare. Shackleton nel 1907 tentò di raggiungere il Polo Sud, ma mancò di poco la meta, sfiorando la tragedia alla quale scampò con il suo equipaggio grazie alla sua tenacia.
Shackleton aveva battuto il record di Scott, ma aveva mancato il Polo Sud, dal quale lo separavano solo novantasei miglia. Endurance – che fallì e rischiò di volgere in tragedia, ma che grazie a un’azione di incredibile audacia si trasformò nella più straordinaria storia di salvataggio di tutti i tempi.
La lunga notte di Shackleton ripropone il personaggio di Shackleton attraverso gli episodi più noti della sua vita e quelli più trascurati o addirittura sconosciuti – la traversata dell’ Oceano Antartico in scialuppa scoperta e il superamento delle montagne della Georgia Australe, ma anche l’ascensione del monte Erebus, il legame con i suoi uomini e la rivalità con Robert Scott – ponendolo a confronto con gli altri protagonisti delle esplorazioni polari dell’era eroica.
La lunga notte di Shackleton di Mirella Tenderini (pagg. 216, Cda & Vivalda Editore).