Facebook Twitter Instagram
    Trending
    • Con CAMPER GO – UN GRANDE VIAGGIO verso il nord est EUROPEO – Carelia Russa e Capo Nord 2019 – Km 13.000
    • Mongolia – Italia 2018 “Diario di Bordo” Terza parte del viaggio: il ritorno da Kjachta a Roma. Passando per Mosca San Pietroburgo, Velikij Novgorod, Tallinn, Riga, Vilnius, Varsavia, Wieliczka, Repubblica Ceca, Vienna
    • Mongolia 2018 “Diario di Bordo” Seconda parte del viaggio da Kjachta a Ulaanbaatar, Darkhan, Mandalgovi, Dalanzadgad. La nuova via della Seta
    • Italia – Mongolia 2018 “Diario di Bordo” Prima parte del viaggio da Roma al confine di Kjachta (in russo: Кяхта). La nuova via della Seta
    • Alle isole Lofoten a caccia di AURORE
    • Viaggio nei paesi Baltici
    • Fronti e frontiere
    • Finalmente Cuba
    iTimoni – Magazine per viaggiatori itineranti
    • Home
    • Grandi Viaggi
      • Viaggi Storici
      • Europa
      • Asia
      • Africa
      • America
      • Oceania
      • Viaggiare… senza Camper
    • Mini Viaggi
      • Mini Viaggi
      • Viaggiare tra Sapere e Sapori
    • Camper e Tecnica
      • Tecnica e Fai da Te
      • Primo Soccorso
      • Cartografia
    • Prima del Viaggio
      • Libri consigliati da iTimoni
      • Prima del Viaggio
      • Preparare un Viaggio
      • Proposte di Viaggio
    • Chi siamo
      • iTimoni
      • Diario di Bordo
      • La Redazione
      • Gruppo Viaggi iTimoni di AdP
    iTimoni – Magazine per viaggiatori itineranti
    You are at:Home»Europa»Expo 2015 Milano

    Expo 2015 Milano

    0
    By Luciano Tancredi on Europa, Grandi Viaggi, Prima del Viaggio, Slider_Home

    Un avvenimento come
    l’Expo2015Milano
    abbiamo deciso di
    raccontarlo con tante
    immagini come
    un Grande Viaggio

    di Luciano Tancredi

    L’Expo ha aperto le sue porte al pubblico il 1° Maggio, ad alcuni amici camperisti che l’avevano visitata abbiamo chiesto quali fossero le loro impressioni sull’esposizione internazionale che in quest’edizione è stata incentrata sull’alimentazione e l’ambiente.

    Ingresso FiorenzaOgnuno di noi però quando visita questo tipo di manifestazioni lo fa con un approccio personale, meglio allora non seguire alla lettera i consigli di amici e conoscenti di privilegiare alcuni paesi e di non visitarne altri.

    La scelta da inviato di una testata come iTimoni che da oltre 23 anni si occupa di viaggi di ogni tipo, è stata dettata dalle mie curiositá verso l’architettura e l’arredamento, e verso le scelte comunicative dei singoli stati attraverso le quali hanno voluto raccontare cosa stanno facendo per risolvere i problemi della fame nel mondo e della difesa dell’ambiente.

    Molti stati hanno, infatti, deciso di mostrare dei filmati nei propri stand, riuscendo a incuriosire il pubblico con un approccio simile a quello di un turista o di un camperista.

     

    Iran entrataParticolarmente
    interessante quello
    nel padiglione dell’Iran.

    Il video mostra
    in modo
    dettagliato
    le incredibili
    bellezze naturali,
    archeologiche
    e artigianali
    del paese.

    Così incuriositi dal filmato abbiamo scoperto che all’interno dello stand c’è tra le altre, la scultura del poeta, scienzato matematico e musicista Omar Khayyam.

    https://youtu.be/5hcLHJ9SoTw

    IMG_7830IMG_7833

    Il poeta persiano
    del XII secolo
    famoso per
    la frase che forse meglio di tutte incarna lo spirito dei camperisti:

    La vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte…

     

    IMG_7749Personalmente ho visitato in tre giorni oltre 26 padiglioni:

    Azerbaijan, Bangladesh, Camerun, Cina, Cuba, EAU, Francia,
    Germania, GB, Italia, Israele,

    Il tesoro d’Italia, Kazakistan, Kuwait, Lindt Maître Chocolatier, Myanmar
    (Birmania), Olanda, Repubblica Ceca, Regioni italiane, Save the Children,
    Sierra Leone, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Vietnam, Venezuela.

    Ho trovato più interessanti i padiglioni della: Cina, EAU,
    Francia, Germania, Italia, Save the Children, Turchia.

     

    Cina aperturaLa Cina
    ha presentato
    un padiglione
    particolarmente
    grandioso
    con un’architettura
    che ricorda le
    antiche costruzioni
    cinesi in legno,
    con un percorso
    tra piante e
    prodotti tipici
    di quella terra.

    Hanno inserito degli steli alti in alluminio colorato di marrone per ricordare la tradizione cinese del bambù. Questi erano sormontati da un elemento luminoso in fibra ottica che ricordava solo vagamente una lampada.

    In realtà salendo lungo una scalinata che portava al piano superiore, c’era una distesa di queste luci, che con un gioco programmato creavano delle figure colorate, e muovendosi davano vita a delle costruzioni che salivano dal basso fino a diventare delle moderne città con dei grattacieli altissimi. Molto bello e ben riuscito l’evolversi di quest’antico paese.

    Qui i filmati mostrano la coltivazione a terrazzo del riso, che anticamente serviva anche a contenere i danni che può fare l’acqua in certe zone del mondo, se l’uomo non usasse l’ingegno per gestirle a proprio beneficio con l’intelligenza e la creatività.

     

    EAU aperturaGli Emirati Arabi Uniti, hanno realizzato a mio parere uno degli stand più belli.

    Gli architetti hanno voluto con il movimento, il colore ed
    il percorso ricordare la natura aspra e desertica di questo paese utilizzando delle imponenti strutture di 12 metri le quali
    rievocano sia le stradine messe in ombra degli insediamenti
    storici degli Emirati Arabi Uniti che le magnifiche dune
    di sabbia dei suoi deserti.

    EAU esterno e ingressoLa cultura tradizionale e i valori che essa ispira, il calore e l’ospitalità degli Emirati, la convivialità del cibo e un tecnologico ambiente multimediale si combinano per offrire un’esperienza divertente e stimolante.


    Con questo filmato degli EAU, viene raccontata la storia di Sara e della sua la famiglia, mostrando come quest’antico paese riesce a rapportarsi bene con il suo sviluppo e con quello del resto del mondo.

    Con l’utilizzo dell’acqua del mare desalinizzata,
    o di tecniche particolari per il risparmio dell’acqua
    come l’irrigazione a goccia,
    gli Emirati Arabi Uniti
    non solo hanno voluto
    informare ma anche
    ispirare il mondo
    per un impegno
    verso il cambiamento.

    All’interno dello stand inoltre è possibile scoprire gli interessanti progetti in vista del World Expo del 2020 che verrà ospitato proprio dagli Emirati Arabi Uniti.

     

    La Francia ha presentato
    la propria agricoltura,
    la pesca e i prodotti
    agroalimentari, intesi
    come risposta scientifica,
    tecnologica e sostenibile
    al tema generale
    dell’Esposizione
    Universale

    “Nutrire il Pianeta.
    Energia per la vita”.

     

    Oltre ad essere
    un luogo simbolico
    per lo scambio
    e la produzione,
    la Francia
    è anche un esempio
    d’innovazione
    architettonica e sta
    affrontando la sfida
    “produrre di più” e
    “produrre meglio”.

    Il design del Pavilion (video) trae ispirazione da Les Halles e dai padiglioni di Baltard, realizzati nella seconda metà dell’Ottocento su volere di Napoleone III per il grande mercato coperto parigino.
    Il padiglione è realizzato interamente in legno, si sviluppa su tre piani e sui soffitti sono appesi i prodotti agroalimentari tipici per ricreare l’ambientazione “rovesciata” del territorio modellato dagli agricoltori. Infatti, la configurazione del padiglione deriva da un’immagine tridimensionale di un terreno con rilievi e depressioni, sezionata e rovesciata per mostrarne l’interno ricco di concavità e convessità.

    Il tour del padiglione inizia dal labirintico giardino, dove sono in mostra la diversità e la molteplicità dei paesaggi delle regioni francesi. All’interno il viaggio si sviluppa tra i pilastri della grande volta centrale, in cui il visitatore può vivere esperienze sensoriali, tattili e olfattive.
 Una grande e panoramica terrazza invece ospita una vasta varietà di piante aromatiche.

    L’agricoltura di domani consentirà quindi di aumentare la produzione alimentare preservando le risorse naturali.
 Oltre alla qualità del suolo e dell’aria, particolare attenzione dovrà essere prestata alla gestione delle risorse idriche sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

    Infine, spesso trascurato o sottovalutato, verrà preso in considerazione il ruolo vitale dei microrganismi (nella vita del suolo, nel rafforzamento delle difese naturali negli esseri umani o negli animali, o nella produzione di alimenti come il formaggio, il pane o il vino).

    Francia notturnoIl progetto vuole
    affermare quindi come
    la tecnologia e l’innovazione
    non sono in conflitto con
    la produzione di cibo
    di qualità, né con la
    salvaguardia del gusto
    e della tradizione.

    L’esposizione
    inoltre mostra anche
    vari aspetti della chimica
    organica, la cui ricerca
    mira in particolare ad ottenere il livello “rifiuti zero” basato sulla trasformazione dei vegetali o dei prodotti di origine animale e a valorizzare le materie prime agricole provenienti da altri settori.

     

    Il padiglione della Germania intitolato
    “campi di idee”
    è immenso e si sviluppa su una superficie di
    quasi 5000 mq.

    Entrando ci hanno consegnato un cartoncino simile a quelli da imballaggio, e aspettando l’ingresso tutti cercavamo di capire a cosa servisse.

     

    Abbiamo scoperto che il foglio pieghevole “intelligente” in cartone, chiamato “seedboard”, serviva per interagire con una serie di tavoli elettronici, sopra i quali aprendolo (non più di 3 persone per volta) venivano proiettate delle immagini.

    Chiudendo ed aprendo questa copertina o allontanandola dal proiettore, si riusciva in vari modi ad approfondire i contenuti della mostra e ottenere ulteriori informazioni sui temi presentati.

    Il design del padiglione si ispira alla morfologia del territorio tedesco. L’area esterna dolcemente inclinata è concepita per alludere alle coltivazioni che segnano il paesaggio, ed è definita dal volume del padiglione e da fiori stilizzati che germogliano come fossero “piantine di idee” sbucando e perforando la base del padiglione. Queste poi crescono e si sviluppano fino a formare una grande copertura che costituisce l’elemento di connessione fra l’interno e l’esterno.

    L’intera struttura è stata progettata riservando una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Il legname usato proviene da foreste a gestione controllata, la ventilazione è naturale e usa soluzioni tecnologiche d’avanguardia. I moduli fotovoltaici sono flessibili e posati sui grandi “fiori”.

    All’interno invece il volume organico del padiglione ospita una mostra su due piani che tratta temi legati alla terra, all’acqua, al cibo, al clima e alla biodiversità.

     

    Italia esternoIl padiglione
    dell’Italia
    a nostro avviso
    è il migliore in assoluto
    per architettura, arredamento,
    e scelta dei temi.

    Molto interessante il percorso “Dialogo nel buio” che permette di scoprire come la vita per un non vedente non sia né vuota né triste come una persona vedente potrebbe pensare.

    Di cosa si tratta? È una mostra percorso allestita già presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.

    Si differenzia da un’esposizione tradizionale per l’assenza totale di luce e per il fatto che i visitatori per esplorare gli ambienti devono affidarsi esclusivamente ai sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto, del gusto. Una sfida insomma, alla portata di chiunque abbia voglia di provarci.

    Gruppi di 8-10 persone, accompagnate da una guida non vedente, attraversano ambienti senza luce che riproducono situazioni reali con odori e rumori. Dopo pochi minuti ci si rende conto di essere immersi nel famoso mercato rionale della “Vucciria di Palermo”, può sembrare banale, ma non lo è.

    Italia Vucciria Guttuso

    Varcato l’ingresso,
    la linea di confine
    fra la luce e il buio
    mette il visitatore
    immediatamente
    alle prese con una
    condizione mai sperimentata
    nella quale bisognerà
    imparare a vedere
    in modo diverso.

    In un primo momento
    un buio così
    profondo
    disorienta
    e sconcerta
    chi è abituato
    da sempre a fare
    affidamento sulla vista.

    Ma con l’aiuto della guida che ti invita a toccare con la mano gli oggetti che hai accanto e chiamandoti per nome ti chiede di riconoscerli al tatto e dall’odore oltre che dalla dimensione.

    Così dopo qualche minuto non è difficile iniziare ad orientarsi e scoprire nuove dimensioni in un modo sorprendentemente semplice. Non si tratta di scoprire una realtà differente, è piuttosto una riscoperta, con modalità diverse, dello stesso mondo che già conosciamo.

    Ci sarebbe molto da raccontare sul padiglione Italia, ma preferiamo focalizzarci solo su alcune cusiosità.

    Molto belli ad esempio sono tutti i giochi grafici che fanno vedere i particolari di opere d’arte che altrimenti non sarebbero visibili, come l’architettura o i dipinti che decorano i soffitti di tante Chiese, Castelli, o dimore.

    Ci ha colpito anche il plastico che fa vedere come l‘ultima terra emersa nel Mediterraneo sia stata proprio la nostra penisola, quasi suggerendo come Dio abbia voluto creare per ultimo un luogo dove concentrare le bellezze naturali e artistiche di civiltà che hanno dato tanto al mondo.

     

    Save the Children ingressoMolto semplice ma dignitoso è il padiglione di Save the Children, presente all’Expo per sensibilizzare sul tema della mortalità infantile.

    La testimonianza diretta attraverso un filmato di alcuni bambini che dai campi profughi sparsi in ogni continente raccontano la propria esperienza è molto toccante.

    Il tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” del resto è in linea con il forte impegno della Ong sul versante della nutrizione.

    Più di 6 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie curabili e prevenibili come una diarrea o una polmonite. Oltre 3 milioni di tali morti infantili sono correlate alla malnutrizione, problema che riguarda oltre 200 milioni di bambini al mondo.

    Tutto ciò è inammissibile e bisogna fare molto più di quanto si sta facendo per fermare queste morti. Purtroppo infatti dobbiamo ammettere il parziale fallimento dei cosiddetti Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

    8 goal fissati nel 2000 da tutti i paesi del mondo, con l’obiettivo di azzerare o ridurre sensibilmente i grandi problemi che affliggono l’umanità proprio entro il 2015 non sono stati raggiunti. Benché diminuita negli anni, la mortalità infantile riguarda ancora troppi neonati e bambini, e bisogna fare decisamente di più.

     

    Turchia aperturaTorniamo alla nostra visita
    ci dirigiamo al padiglione
    della Turchia.

    Il paese grazie alla
    “fusione” creata dall’intreccio
    della sua cultura con la
    posizione geografica,
    il clima, la natura e
    la cordialità della sua gente, occupa
    un posto molto
    speciale nel campo
    dell’agricoltura e
    dell’alimentazione.

     

    Turchia strutturaIl Padiglione è costruito
    su uno spazio aperto,
    semiaperto e chiuso,
    di 4170 metri quadrati
    e contiene tre sezioni
    principali e
    sette camere
    semiaperte ognuna
    diversa dall’altra.

    L’entrata principale
    è localizzata
    nell’area
    aperta ma
    coperta

    da un tetto di acciaio che riporta una moderna interpretazione del disegno della “Stella di Selçuk”.

    I valori che hanno caratterizzato il passato ma anche il presente della Turchia prendono vita attraverso il design e le decorazioni tipici della cultura turca raffigurati nella fontana, nelle pietre naturali, nella famosa casa turca e nell’ineguagliabile capolavoro turco dell’arte del vetro.

    https://youtu.be/t8cS0vH3a70

    Il Çesm-i Bülbül è visivamente raffigurato dal melograno “Nar” che è il simbolo della fertilità.

    “Nar”, una delle ricchezze dell’agricoltura turca, simboleggia l’essenza dell’essere diverso all’interno dell’unità e la ricchezza della diversità. In tutto il mondo esso rappresenta l’unità e la molteplicità, la fertilità e l’abbondanza.

    Interessante la parte fotografica e digitale che mette in risalto le ultime scoperte ad Istanbul di un porto bizantino ed il ritrovamento di varie suppellettili come ancore e ceramiche.

    La scoperta è avvenuta durante la costruzione di nuovi edifici nel 2004, in parte riprogettati per consentire la fruizione dei reperti archeologici anche sul luogo. Sono stati già rinvenuti 35 relitti del IV secolo e circa trentamila reperti, molti dei quali già in mostra al Museo archeologico di Istanbul.

    La nave da carico è la più grande mai scoperta – unico esempio al mondo di relitto con fasciame ligneo e carico ritrovati in condizioni a dir poco eccellenti – e fa parte dell’antico Porto di Teodosio, una delle aree commerciali più influenti del Mediterraneo.

     

    La nostra visita è avvenuta a fine settembre e dobbiamo dire che c’era talmente tanto pubblico a qualsiasi ora del giorno, che era necessario fare una scelta dettata oltre che dai propri interessi anche delle file chilometriche.


    Curiosità

    Azerbaijan selfi con Cuoco
    Rep. Ceca scultura
    Bielorussia immagini
    Spagna piatti
    Israele ingresso
    Coop immagini visitatori
    Kazakistan balletto folk
    Slovenia pedalata
    Olanda Citroen d’epoca
    Stati Uniti targhe stati
    Venezuela Delfino in 3D
    Regno Unito scultura

    Alcuni stand non permettevano più di mettersi in fila già alle 19 della sera, consigliando di rimandare la visita al giorno successivo. Si è arrivati ad avere delle file anche di circa 7 ore (pavilion giapponese), mentre per altri la fila media era di 3-4 ore.

     

     

    Concluderemo con il consiglio a tutti coloro che possono fare una visita all’Expo di dedicargli almeno 2 giorni, per i camperisti è comodo parcheggiare nel park della concessionaria Farina via Giovanni Battista Grassi 98 (ingresso Roserio a circa 15 minuti a piedi), costo 20 € a notte H 24.

     

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email

    Related Posts

    Con CAMPER GO – UN GRANDE VIAGGIO verso il nord est EUROPEO – Carelia Russa e Capo Nord 2019 – Km 13.000

    Mongolia – Italia 2018 “Diario di Bordo” Terza parte del viaggio: il ritorno da Kjachta a Roma. Passando per Mosca San Pietroburgo, Velikij Novgorod, Tallinn, Riga, Vilnius, Varsavia, Wieliczka, Repubblica Ceca, Vienna

    Mongolia 2018 “Diario di Bordo” Seconda parte del viaggio da Kjachta a Ulaanbaatar, Darkhan, Mandalgovi, Dalanzadgad. La nuova via della Seta

    Comments are closed.

    Archeologia Musei Scienza

    L’affascinante Tuscia degli Etruschi

    Enea: un uomo alla ricerca di una terra chiamata Italia

    Chiacchiere intorno agli Asini che volano

    Ultimi Articoli
    • Con CAMPER GO – UN GRANDE VIAGGIO verso il nord est EUROPEO – Carelia Russa e Capo Nord 2019 – Km 13.000
    • Mongolia – Italia 2018 “Diario di Bordo” Terza parte del viaggio: il ritorno da Kjachta a Roma. Passando per Mosca San Pietroburgo, Velikij Novgorod, Tallinn, Riga, Vilnius, Varsavia, Wieliczka, Repubblica Ceca, Vienna
    • Mongolia 2018 “Diario di Bordo” Seconda parte del viaggio da Kjachta a Ulaanbaatar, Darkhan, Mandalgovi, Dalanzadgad. La nuova via della Seta
    • Italia – Mongolia 2018 “Diario di Bordo” Prima parte del viaggio da Roma al confine di Kjachta (in russo: Кяхта). La nuova via della Seta
    • Alle isole Lofoten a caccia di AURORE
    • Viaggio nei paesi Baltici
    Mete ed Argomenti
    • Africa (33)
    • America (13)
    • Amici di Viaggio (1)
    • Archeologia Musei Scienza (6)
    • Asia (43)
    • Cartografia (8)
    • Cose che capitano… Viaggiando (13)
    • Cucinare a Bordo (46)
    • Europa (57)
    • Grandi Viaggi (100)
    • Libri consigliati da iTimoni (169)
    • Mini Viaggi (43)
    • Oceania (4)
    • Preparare un Viaggio (7)
    • Prima del Viaggio (6)
    • Primo Soccorso (14)
    • Proposte di Viaggio (2)
    • Slider_Home (11)
    • Tecnica e Fai da Te (46)
    • Viaggi Storici (19)
    • Viaggiare tra Sapere e Sapori (35)
    • Viaggiare… senza Camper (32)
    Siti Amici

    Attivita di pensiero

     

    aci italia

    A.C.T.ITALIA

     

    FAI Fondo Ambiente Italianohttp://asiea.it/

     

    R.I.V.A.R.S. camperstoricirivars

    iTimoni Pubblicazione online registrata
    al Tribunale di Roma n. 207/2002
    Direttore Responsabile: Andrea Tancredi

    tancrediluciano@gmail.com

     

    Licenza Creative Commons
    iTimoni di Andrea Tancredi
    è distribuito con Licenza Creative Commons
    Attribuzione – Non commerciale –
    Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
    .
    Based on a work at itimoni.it.

    Content manager: Luciano Tancredi

    Content editor: Andrea Tancredi

     

    © 2023 ThemeSphere. Designed by ThemeSphere.

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.