Godrete di aspri panorami di rocce,
boschi e vigneti. Varese Ligure,
il primo comune italiano ad avere
una certificazione europea che
attesta i suoi prodotti biologici.
di Andrea Fioretti
Se tornando dalla Francia vi avanza qualche giorno, siete stufi di autostrada e non vi spaventa la guida su strade montane e collinari, questo itinerario è per voi.
Usciti dalla A 12 a Chiavari, possiamo fare una breve visita al porticato carugio dritto (oggi via Martiri della Liberazione) ed alla Cattedrale, poi passando per Lavagna, visiteremo la barocca chiesa di S. Stefano e la Basilica dei Fieschi, un gioiello romanico-gotico. Iniziamo ora a risalire la Val Graveglia e mentre la temperatura si abbassa, viaggiamo tra i castagneti che a tratti si aprono verso le montagne.
A Ne visitiamo l’ultima distilleria ligure, quella dei F.lli Parma. Superato Frisolino ed il Passo della Biscia, raggiungiamo Varese Ligure, presidio militare tra Genova ed il ducato di Parma; da non perdere il Castello ed il Borgo Rotondo. Può essere interessante sapere che questo è il primo comune italiano ad avere una certificazione europea che attesta che le sue coltivazioni ed allevamenti hanno bandito qualsiasi prodotto chimico e sono pertanto strettamente biologici.
Riprendiamo la strada verso il mare, fino a Levanto e da qui a Monterosso a Mare. Qui, per visitare la costiera delle Cinque Terre, conviene lasciare il mezzo nell’area di sosta e fruire del comodo servizio ferroviario che ci permetterà, senza stress da strade strette e ricerca di parcheggio, di raggiungere Vernazza, Riomaggiore e Manarola godendovi gli aspri panorami di rocce, boschi e terrazzamenti coltivati a vigneti dai quali si produce il favoloso Cinque Terre Sciacchetrà.
Riprendiamo il mezzo puntando su Portovenere; viste le chiese di S. Pietro e S. Lorenzo, il Castello e la pittoresca calata Doria, la grotta Arpaia cara a Byron, non dovrebbe mancare una gita in barca all’isola Palmaria. La Spezia è una città di impianto prevalentemente ottocentesco avendo avuto il suo massimo sviluppo da quando Cavour decise di farne sede dell’Arsenale militare della Marina del regno di Sardegna.
Consigliamo la visita, dopo una passeggiata sul viale Italia, al Museo Tecnico Navale ove sono esposti cimeli, armi e modellini illustranti la storia e l’evoluzione della nostra Marina Militare. Facendone domanda alla Direzione Generale, è talvolta possibile visitare anche l’Arsenale.
Proseguendo ora verso sud la strada corre alta sul mare nel Parco Naturale Monte Marcello; a Lerici, vale la pena visitare il Castello, eretto dai Pisani nel 1200 ed ampliato dai Genovesi nel XVI sec. Bel panorama sul golfo di La Spezia. Passiamo ora per Bocca di Magra (sosta mare) ed Ameglia, borgo medievale per raggiungere Castelnuovo Magra.
Oltre al ricordo di Dante che qui soggiornò nel Castello, segnaliamo la Cattedrale per notevoli opere attribuite a Peter Brueghel il Giovane ed a Van Dyck.
Ancora verso sud raggiungiamo il parco archeologico di Luni, importante porto per il commercio dei marmi apuani ma anche dei legnami e delle derrate alimentari della zona già dal tempo dei romani. Sopravvisse alle distruzioni degli Unni di Attila ma nulla poté contro il ritirarsi del mare. I suggestivi resti furono presi, a simbolo della caducità umana, dal Petrarca. Carrara ci riporta alla amata/odiata autostrada.
Notizie pratiche
Itinerario:
Uscita A12 Chiavari-Lavagna-Basilica dei Fieschi: prima la SS 1 Aurelia, poi da Lavagna la provinciale seguendo le indicazioni; Km 5. Basilica dei Fieschi-Ne: provinciale per Varese Ligure, attenzione al bivio a dx quando la strada si biforca; Km 6. Ne-Varese Ligure: ancora sulla provinciale seguendo le indicazioni; Km 38. Varese Ligure-Levanto: SS 523 fino a S. Pietro Vara poi a sx sulla SS 566, infine SS 566 dir; Km 27. Levanto-Monterosso a Mare: sulla provinciale seguendo le indicazioni; Km 23. Monterosso a Mare-Portovenere: ancora sulla provinciale che corre alta sul mare nel Parco delle Cinque Terre, Km 30. Portovenere-La Spezia: ben segnalato; Km 13. La Spezia-Lerici: SS 425 ben segnalato; Km 8. Lerici-Bocca di Magra-Ameglia-Castelnuovo Magra: ben indicato seguendo le tappe, Km 26. Castelnuovo Magra-Luni-Marina di Carrara: Km 12. Km totali circa 190.
Anche il palato vuole la sua parte (ed anche questo è cultura). Un itinerario che unisce il mare alla montagna, il saporito pesce del mar Ligure ed i prodotti della terra dell’interno ove, probabilmente a causa della conformazione orografica che non permetteva facili spostamenti, l’unica concessione al mare è il baccalà. Tante le varietà di pane tra le quali il pane verde alla borragine e la carpasina d’orzo. tra le pietanze la Fidelanza, pasta cotta nel suo sugo, il ciausun, torta di verdure, lo stoccafisso, il bruzzo, ricotta di pecora leggermente stagionata, i barbagiuà, involtini di pasta fritta ripieni di formaggio e verdure, la taconata, pizza con mele e marmellata, il miele, l’olio delicato e saporoso, i vini delle Cinque Terre tra i quali il già citato Sciacchetrà.
Indirizzi ghiotti: Antica salumeria Elena e Mirco a Castelnuovo Magra, via Canale 56 loc. Mollicciara, la “mortadella nostrale”, tipica della Val di Magra, la “prosciutta castelnovese”, stagionata fino a tre anni durante i quali viene massaggiata con olio d’oliva ed assorbe profumi di origano e maggiorana appesi nel locale di stagionatura; La Pia a La Spezia, via Magenta 12, la pizza, la farinata ma soprattutto la classica focaccia ligure; Pescheria i Pigia Ninte a Monterosso al Mare, via Verdi 2, le acciughe dei fondali di Monterosso hanno una particolare sapidità che le rende ottime da consumare crude, cotte (dorate e fritte, ripiene, in teglia) conservate sotto sale; Azienda Agricola Rue de Zerli a Ne, loc. Zerli 51 strada per Gòsita, a seconda della stagione “cipolle rosse di Zerli”, dolci e croccanti, patate “cannelline”, castagne Bonnina o Carpaneiscia; Distilleria F.lli Parma a Ne, via Garibaldi 8, sublime la grappa di Sciacchetrà invecchiata in botti di rovere 5 anni, il limoncino da infuso di scorze di limone della riviera in alcool di grano, il distillato di albicocche.