Villa Reale di Marlia, bellissimi i giardini all’italiana.
“Questa è una fossa, ove abito, profonda,
donde non muove pié senza salire del sivoso
Appennin la fiera sponda” (Ludovico Ariosto).
di Andrea Fioretti
Partiamo da Carrara (vedi iTimoni n° 15-16) ove non avremo mancato il Duomo, l’Accademia di Belle Arti con l’edicola dei Fantascritti (ara romana rinvenuta nella cava omonima ove, nulla di nuovo sotto il sole, attorno ai bassorilievi troviamo graffiti i nomi del Canova e del Giambologna). Da non mancare il Museo Civico del Marmo, con campioni da ogni parte del mondo, utensili e macchinari per la lavorazione dall’antichità ad oggi.
Ci portiamo a Pontremoli; oltre alle librerie dei discendenti dei “pontremolesi”, librai ambulanti che, sacco in spalla o carretti al seguito offrivano cultura popolare a mezza Italia, arrivando poi a fondare e rendere famoso nel mondo il premio di letteratura Bancarella, importante il Museo delle statue-stele della Lunigiana.
Torniamo ad Aulla, ove la Fortezza della Brunella, sec. XVI, ospita il Museo di Storia Naturale della Lunigiana.
Piazza al Serchio può essere l’occasione per alcuni giorni di rigeneranti immersioni nella natura. Raggiungendo il Centro visita del Parco dell’Orecchiella, dopo aver visitato il Museo Naturalistico sarà possibile percorrere uno o più dei tre percorsi attrezzati – uno molto facile, gli altri due maggiormente impegnativi, con dislivelli da 300 a 780 m – per raggiungere i prati umidi della Lamarossa (fioritura primaverile di piccole orchidee, possibilità di avvistare cervi, mufloni, del gheppio e dell’aquila). la Pania di Corfinio da dove la vista spazia dalla pianura di Lucca al golfo di La Spezia, il Monte Vecchio ove, in luglio, si può ammirare la fioritura dell’ormai veramente raro rododendro ferrugineo che qui ha l’area più meridionale di diffusione nella penisola. Non rimpiangerete il tempo – ed anche quel po’ di fatica – dedicate al Parco dell’Orecchiella, alle oltre 240 specie vegetali, alle 130 specie di volatili tra le quali l’aquila ed il Martin Pescatore, alla possibilità di incontrare il lupo, la martora, la volpe, il tasso oltre a cervi, caprioli, mufloni, in questa che è ormai considerata una vera riserva biogenetica.
Castelnuovo Garfagnana, cuore della Garfagnana, fu governato dal 1522 al 1525 dall’ariosto che qui compose le Epistole. Degni di nota la Rocca che risale al 1100 ed il Duomo con un bel Crocifisso in terracotta di scuola robbiana. A Castelnuovo troviamo il Centro visitatori del Parco naturale delle Alpi Apuane con sala esposizione e centro didattico audiovisivo, nel quale si organizzano conferenze e visite guidate al parco (nella foto in alto il paese sommerso di Fabbriche di Careggine).
A Borgo a Mozzano, merita una sosta la parrocchiale di San Jacopo con diverse terrecotte policrome della bottega dei Della Robbia ed un bel tabernacolo ligneo del ‘500. Pochi chilometri ci portano a vinchiana ove una breve deviazione ci permette di visitare la Pieve di Bràcoli costruita in stile romanico nei sec. XI-XII con numerose opere d’arte tra le quali un bell’ambone del 1100.
Ancora pochi chilometri ed un indicatore sulla sinistra ci indirizza verso la Villa Reale di Marlia; proprietà privata dei Pecci Blunt, è permessa la visita guidata solo del bellissimo parco con giardini all’italiana voluto da Elisa Bonaparte Baciocchi. Non perdetelo.
Un ultimo breve spostamento ci porta a Lucca, con il suo centro storico ancora raccolto nella cerchia delle antiche mura perfettamente conservate. La visita può essere effettuata a piedi, lasciando il mezzo nella comoda area di sosta, girando per il centro monumentale ed i quartieri settentrinali senza trascurare l’omaggio ad Ilaria del Carretto (Iacopo della Quercia 1408).
Notizie pratiche
Itinerario:
Carrara-Pontremoli: SS 1 fino a Sarzana poi SS 62 della Cisa; Km 49. Pontremoli-Aulla: indietro sulla SS 62; Km 23. Aulla-Piazza al Serchio: SS 445; Km 40. Piazza al Serchio-Castelnuovo Garfagnana: SS 445; Km 17. Castelnuovo Garfagnana-Borgo a Mozzano: ancora la SS 445; Km 26. Borgo a Mozzano-Pieve di Bracoli: prendere la strada che costeggia la riva sinistra del fiume Serchio fino a Vinchiano poi seguire la segnaletica; Km 12. Pieve di Bracoli-Marlia: torniamo sulla strada principale e la seguiamo fino al suo ricongiungimento con la SS 445, qui a sx seguendo le indicazioni per la Villa Reale; Km 8. Marlia-Lucca: SS 445; Km 6. Km totali circa 180.
Anche il palato vuole la sua parte (ed anche questo è cultura). La Garfagnana, è terra di antichi e marcati sapori. Non dimenticate di fare rifornimento del pregiato farro (IGP dal 1996), e del saporito lardo di Colonnata. Indirizzi ghiotti: Lilia Rossi a Carrara via del Commercio 5, il lardo di Colonnata fatto stagionare dalla proprietaria nelle conche di marmo nel paese che dà il nome al prodotto. Il Forno a Carrara via Monterosso 3, il pane alle dieci erbe (ortica, camomilla, coriandolo, aneto, prezzemolo, basilico, biancospino, melissa, menta, bucce di fagiolo), la marocca, focaccia di farina gialla, pinoli ed uvetta. Loriano Martini a Pieve di San Lorenzo via della stazione 16, antico mulino a pietra ove acquistare farine di mais, di castagne, di farro dal sapore antico nonché il farro brillato per favolose zuppe. Salumeria Angella a Pontremoli Via Garibaldi 11, salumi prodotti nel laboratorio annesso alla bottega e formaggi dei pastori della Val di Magra, da non perdere i “testaroli”, losanghe di pasta cotte in appositi recipienti, i testi, di terracotta e poi conditi con i saporiti sughi che potrete trovare nello stesso negozio.
La Quercia d’Oro ad Aulla Parrocchia di S. Pietro, frazione Quercia, nelle cucine della canonica vengono preparati squisiti piatti tipici pronti a portar via.