Napoli recupera le ex acciaierie Italsider
con l’importante novità culturale:
la “Città della Scienza” a Bagnoli!
di Andrea Fioretti
Abbiamo un pò trascurato la Campania nel nostro vagabondare per l’Italia. Approfittiamo dei ponti natalizi per rimediare. Usciamo dalla A1 a Capua, con i Bastioni del XVI secolo, il Duomo, il Palazzo Antignano, sede del Museo Campano con le famose statue votive in tufo dette “le Madri”, il Palazzo Fieramosca (ricordate la disfida di Barletta?). Sant’Angelo in Formis da non perdere per la Basilica, del 1073, con splendili affreschi. Caserta, la Reggia Borbonica con gli appartamenti reali ed il parco di 120 ettari; da non trascurare Caserta Vecchia, borgo longobardo con Cattedrale del 1153. San Leucio, borgo fondato nel ‘700 da Ferdinando IV intorno all’allora famosa seteria; una città modello per le maestranze della manifattura e le loro famiglie, ove troviamo le prime manifestazioni di uguaglianza sociale, di pubblica assistenza per vedove ed orfani, la prima cassa malattie e cassa di previdenza per i lavoratori.
Di Napoli ci dirà tutto la fedele guida, noi ci limiteremo a segnalarvi il Museo Ferroviario, il mercato natalizio delle figurine del presepio a S. Gregorio Armeno, la visita alla Napoli sotterranea, la Città della scienza (vedi foto), realizzata nell’area delle ex acciaierie di Bagnoli, con vista sul golfo di Pozzuoli e l’isola di Nisida.
Completato ed inaugurato quest’anno, è l’unico vero centro di divulgazione scientifica italiano, organizzato in maniera interattiva e non freddamente museale. Per i più piccoli, perché no, qualche ora anche al World Magic, parco di divertimenti a Licola. Per questa seconda parte dell’itinerario (salvo che per l’eventuale salita al Vesuvio fino all’Osservatorio) consigliamo di far sosta in un campeggio, magari a Pompei, ed utilizzare per gli spostamenti la Circumvesuviana; si ovvieranno in questo modo problemi di traffico, di parcheggio e talvolta di sicurezza del mezzo. Ad Ercolano, iniziamo ad entrare nell’atmosfera creata dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Nel sito archeologico, gli scavi effettuati in un compatto banco di fango e lava, hanno portato alla luce edifici residenziali e pubblici; tra i più interessanti: le Terme, il Teatro, la casa dell’atrio a mosaico, la casa dell’albergo.
Torre del Greco, le botteghe artigiane che lavorano il corallo, la madreperla, l’avorio ed il Museo Liverino del corallo. A Torre Annunziata oltre i resti di Oplonti e le Terme Vesuviane Nunziante, vale una visita il Pastificio Setaro, per seguire la produzione con macchine e metodi che risalgono ai primi del secolo scorso.
Di Pompei è stato scritto di tutto e di più, ma l’emozione di entrare nella struttura di una città romana del primo secolo d.C. non è sicuramente trasferibile sulla carta. È qualcosa da vivere direttamente (sperando di non capitare in un giorno di particolare affollamento), per fare un viaggio a ritroso nel tempo tra gli affreschi della Casa dei Misteri, le decorazioni della Casa dei Vetii, la Casa del Fauno, le botteghe, le osterie, il Lupanare che fotografano la vita quotidiana interrotta nel suo svolgersi dall’eruzione del 79.
Che dire poi dei calchi (prodotti dalle ceneri vulcaniche) degli abitanti bloccati come in una perversa istantanea nel momento della morte. Come scuotersi dal marasma dei sentimenti che la visita a Pompei ci ha procurato se non riprendendo il treno per arrivare a Sorrento e ritemprarci con i panorami che la città offre ed una visita, con degustazione, ad una delle fabbriche del famoso limoncello?
Notizie pratiche
Itinerario:
Capua-Sant’Angelo in Formis: Uscita A1 Capua poi la SS 7 fino a Capua, poi per la SS 264; Km 13. Sant’Angelo in Formis-Caserta: ben indicato; Km 6. Caserta-Caserta Vecchia: strada provinciale; Km 1. Caserta Vecchia-San Leucio: strada provinciale; Km 3. San Leucio-Napoli: torniamo sulla A1 a Caserta Nord; (noi ribadiamo il consiglio di fare capo a Pompei e di muoversi con i mezzi pubblici; diamo comunque i chilometraggi parziali di ciascuna tappa) Km 28. Napol-Ercolano: A3, Km 10. Ercolano-Osservatorio Vesuviano-Ercolano: Provinciale; Km 16. Ercolano-Torre del Greco: A3, Km 3. Torre del Greco-Torre Annunziata: A3, Km 11. Torre Annunziata-Pompei Scavi: A3, Km 3. Pompei Scavi-Sorrento: A3 poi SS 145, Km 26. Km totali circa 120.
Anche il palato vuole la sua parte (ed anche questo è cultura). La mozzarella di bufala è il cavallo di battaglia di questa regione ma non scorderemo i caciocavalli, gli agrumi ed i pomodorini “del piennolo”, i salumi come la “cervellatina”, la “Soppressata napoletana” o la “salciccia di polmone” che entra ad insaporire minestra “maritata”.
Indirizzi ghiotti: Masseria la Colombaia a Capua, via Grotte di San Lazzaro 9, produzione biologica, conserve di pomodoro, verdure e frutta fresche, i San Marzano. Macelleria F.lli Smimmo a Napoli, via Emanuele De Deo 99, la rara lingua di maiale ripiena (uova, salame, provola ed aromi) ed altre specialità della cucina napoletana. Timpani e Tempura a Napoli, vico della Quercia 17, cibi cotti da asporto ed i migliori formaggi regionali. Friggitoria Vomero, a Napoli, via Cimarosa 44, provate, al mattino, i cannoli, poi le crocchette, le pizze con le verdure, gli scagliuozzi. Pasticceria Scaturchio, a Napoli, p.zza S. Domenico Maggiore 19, pastiera napoletana, babà, sfogliatelle, struffoli. Pastificio Setaro, a Torre Annunziata, via Mazzini 53, la pasta tradizionale. Davide il Gelato, a Sorrento, via Padre R. Giuliani 39, gelato artigianale e fantasia da oltre mezzo secolo.