La mia vita, sostiene Allam, “è diventata strettamente collegata alla sorte d’Israele, per una mia scelta interiore di fede nella sacralità della vita e per una bizzarria del destino che ha voluto che fosse un musulmano laico a battersi in prima linea, anche a rishio di morire, per difendere il diritto all’esistenza dello stato ebraico.
Qusto libro autobiografico di un uomo che ha studiato in una scuola religiosa italiana, e da ragazzo non era rimasto immune ai pregiudizi anti-israeliani che vennero spazzati via da esperienze successive.
Parla con forza alle coscienze di tutti noi: dietro l’intransigenza con cui si tutela il diritto d’Israele all’esistenza e alla pace, c’è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli dell’infiltrazione e legittimazione dell’ideologia della morte.
Viva Israele di Magdi Allam (pagg. 206 Mondadori Editore).