Coinvolgente come un romanzo, interessante come un reportage, utile come una guida turistica, con quel pizzico di intelligente ironia che lo permea: dal bagaglio racchiuso in uno zaino quattro stagioni, agli utili consigli per non litigare con il novello sposo. Finito il check-in, butto l’occhio (…) in uno specchio e quasi svengo dallo spavento: la sposa che ero fino a un’ora prima, non esiste più.
“Il libro è ‘nato’ la mia terza notte di nozze, al terzo piano, senza ascensore, di un vecchio pub di Sydney con quattro camere piene d’atmosfera ma prive di bagno. Mi sono guardata intorno chiedendomi dove fossero i fiori, le lenzuola di seta e lo champagne che, almeno una volta nella vita, toccano a tutte.
Non c’erano, ma al loro posto c’era il mio zaino. La voglia di petali di rosa che galleggiano in una vasca a idromassaggio m’è passata in un secondo, soppiantata da quella di scrivere un manuale di sopravvivenza per chi, come me, ama viaggiare e vivere lungo sentieri poco battuti su cui non riesci a trascinare una trolley.
E poi per dimostrare che si può vivere con spirito on the road anche la più stereotipata delle vacanze, il viaggio di nozze, senza perdere salute, femminilità e compagno.”
Viaggi di nozze zaino in spalla di Carlotta Jesi (pagg. 198 Feltrinelli Editore).