È l’autobiografia del regista e attore toscano Francesco Nuti. Un libro importante, sia per il suo contenuto sia – forse soprattutto – perché segnale chiaro e inequivocabile del “ritorno alla vita” del suo autore. Nel 2006, infatti, Nuti ha avuto un grave incidente domestico in seguito al quale è stato per lungo tempo tra la vita e la morte.
Oggi, essendo migliorate le sue condizioni generali, ha sentito l’esigenza di cercare nuovamente un contatto con il pubblico, raccontandosi in questa autobiografia. “Prima ero una fava che si finiva dalle seghe, poi il successo e figa a palate, poi dopo merda a palate.
Ma ora non mi lamento. Sto pagando il mio conto con il destino. Se la vita sarà lunga, sarà lunga anche la mia storia”, scrive Nuti.
È un libro a lungo meditato, che nasce da appunti buttati giù nel tempo e di recente integrati da Francesco, con l’aiuto del fratello Giovanni, arricchito da un inserto fotografico con immagini rare uscite da casa Nuti e da una sceneggiatura inedita.
Sono un bravo ragazzo di Francesco Nuti (pagg. 206 Editore Rizzoli).