Con l’eleganza che la contraddistingue Lilli Gruber dipinge per i lettori un Iran completamente diverso da quello osservato ogni giorno in televisione e raccontato nei giornali.
Emerge un quadro “schizofrenico” di una società divisa fra grandi contraddizioni, in cui convivono tradizioni profondamente radicate e slanci di modernità.
Un Paese in cui la teocrazia dei mullah convive con la forte sete di libertà, in cui un duro scontro oppone il regime degli ayatollah al potere statunitense.
Sono partita con la candela in mano per scoprire l’Iran. Ho voluto condividere quello che ho visto e ho cercato di capire. Altri lo hanno fatto prima di me e lo faranno dopo di me. Ma solo se ci proveremo tutti insieme riusciremo a comprendere meglio gli “elefanti al buio” e ad addomesticare le nostre paure.
Chador. Nel cuore diviso dell’Iran di Lilli Gruber, (pagg. 304, Rizzoli Editore).