Come impazzito si buttò all’inseguimento con il suo fuoristrada. Era anche incaricato di raccogliere la legna per il fuoco, quando vedeva un ramo secco, apriva lo sportello, lo raccoglieva senza fermarsi e lo sistemava sul portapacchi, sempre senza rallentare.
di Giuseppe Bacci
Nel gennaio 2001, in Libia, il nostro autista Alì mi raccontò di quando andava con il nonno a caccia di gazzelle nel deserto e dormivano sotto le stelle. Mi disse che alcuni suoi amici erano andati a lavorare a Londra e guadagnavano bene. Mentre lui non voleva lasciare il deserto perché non se la sentiva di vivere in città. Oggi il turismo gli permette di guadagnare guidando auto 4WD senza dover lasciare il deserto. Alì era un tipo particolare, guidava l’auto con i ragazzi e spesso cantava e si divertiva con loro. Ci fece un po’ impensierire quando in un tratto di deserto completamente piatto, uscì dall’auto lanciata a circa 70 km/h e appoggiandosi sullo sportello salì sopra il tetto e si mise seduto. In effetti non c’era nessun ostacolo e l’auto poteva proseguire in qualsiasi direzione senza pericolo, ma vedere i nostri ragazzi in un auto lanciata senza guidatore ci lasciava a dir poco perplessi.
Alì era anche incaricato di raccogliere la legna per il fuoco della sera, così quando vedeva un ramo secco, apriva lo sportello, lo raccoglieva senza fermarsi e lo sistemava sul portapacchi, sempre senza rallentare. Due anni dopo, quando due del nostro gruppo tornarono per fare 4 giorni di piste fino ai vulcani di Waw Namus, Alì si mise in evidenza quando avvistò un gruppo di gazzelle.
Come impazzito si buttò all’inseguimento con il suo fuoristrada in mezzo ad una distesa di sassi, fino a quando, isolata una gazzella dal gruppo, riuscì ad investirla. Mentre la povera bestia cadeva intontita, lui saltava giù dall’auto per finire l’animale con un coltello. Infine con il sangue tracciò dei segni sul cofano della macchina come trofeo.
Bisogna dire che il gusto per la caccia di Alì è costato abbastanza caro: un gran colpo alla testa per uno dei passeggeri dell’auto ed un semiasse rotto durante l’inseguimento. Si possono fare diverse considerazioni sull’episodio, anche in relazione al fatto che le gazzelle sono sempre più rare, ma è difficile giudicare con la nostra mentalità gente che vive nel deserto da generazioni!