Un atmosfera fiabesca in Trentino Alto Adige. Levico terme, Bolzano e Merano. Tre obiettivi visitati nel lungo ponte dell’Immaccolata.
di Franco Liboa
Volevamo andarci già da tempo e quest’anno abbiamo realizzato il desiderio, approfittando delle festività pre natalizie.
Siamo partiti il 5 dicembre da Roma, rientrando poi il 12; una settimana circa per fare tutto con calma , inserendo qualche variante all’itinerario.
Ma è possibile attuarlo in tempi diversi, in base alle disponibilità e, volendo, includere ulteriori località, perché manifestazioni simili non mancano.
Noi abbiamo selezionato tre mercatini, per visitarli con calma, uno per giorno.
Non avendo fretta abbiamo scartato il tragitto totalmente autostradale, monotono e privo di interesse, frazionando in un paio di tappe sia l’andata che il ritorno.
Salendo abbiamo percorso la A 1 solo fino a Orte, poi, imboccata la E 45 arriviamo a Ravenna verso sera, pernottando nell’ottima area attrezzata adiacente alla basilica di sant’Apollinare in Classe.
Il sito è ampio, in piano, ben illuminato, in una zona molto tranquilla e silenziosa, sia di giorno che di notte.
C’è il pozzetto di scarico per WC e acque grigie, nonché la fontana per rifornire acqua potabile; il tutto ben realizzato, efficiente, perfettamente pulito e… gratuito.
È un ottimo punto per la sosta e, volendo, anche per visitare la città, essendo collegato con bus di linea.
L’indomani proseguiamo sulla SS 309 Romea per Chioggia e Padova, dove intendevamo fare un’ulteriore tappa, ma il traffico cittadino è tale che non ci consente neppure una fermata; così dopo diversi tentativi puntiamo su Bassano del Grappa, trovando fortunatamente un “buco”, incastrati in una marea di camper nell’area attrezzata “Parking Gerosa”, in Via De Gasperi.
Il punto sosta ha quanto necessita per i veicoli ricreazionali.
È a pagamento nelle ore diurne e gratuito dalle 20 alle 0700, con un bus navetta che lo collega al centro.
La mattina del 7, percorrendo la SS 47 della Valsugana, in 65 Km circa arriviamo a Levico Terme.
La strada è bella, quasi tutta a doppia corsia per senso di marcia, con carreggiate separate. Nonostante tutta la vallata sia innevata la strada è perfettamente pulita ed asciutta; cosa normalissima da quelle parti.
Per l’occasione sono aperti due campeggi: il Jolly ed i Due laghi, ma i camper sono ovunque si trovi un minimo spazio per sostare, anche non troppo correttamente.
Noi siamo costretti a fermarci in uno slargo adiacente al parcheggio del cimitero, ad oltre un chilometro dalla meta.
A Levico i mercatini sono inseriti in uno splendido parco asburgico, nella parte alta del paese.
Molti alberi sono illuminati con colori mutevoli, che creano uno scenario particolare, di notevole effetto.
Una serie di piccoli prefabbricati in legno, tutti in fila, simili a minuscoli rifugi, ospita tutta l’esposizione di quanto è offerto al pubblico.
Ci sono oggetti per l’arredo natalizio, prodotti tipici enogastronomici, artigianato, e ninnoli di vario genere e provenienza.
Nel centro abitato invece sono stati installati stand nei quali alcuni artisti sono all’opera con sculture lignee di varie dimensioni, impiegando i più disparati utensili: motoseghe, frullini, levigatrici varie, fino al classico scalpello.
Una carrozza trainata da un paio di cavalli consente ai visitatori di effettuare un breve giro turistico.
Il centro è tutto pedonale, addobbato secondo i canoni natalizi e molto carino.
Comunque l’intero paese si distingue per ordine e pulizia.
La mattina dopo riprendiamo il viaggio e sempre sulla SS 47 arriviamo rapidamente a Trento, dove imbocchiamo direttamente la A 22 in direzione Nord per uscire a Bolzano Sud (47 Km circa).
Seguendo la segnaletica stradale andiamo a Via Buozzi, dove c’è un parcheggio per auto e veicoli ricreazionali, dotato di Camper Service e carico acqua; il tutto gratuito.
Fra l’altro per i giorni del ponte dell’Immacolata il Comune di Bolzano intelligentemente ha riservato tutto il grande piazzale al parcheggio dei camper, oltre ad aver allestito altre possibilità in diversi punti della città.
Da Via Buozzi, in periferia, si arriva comodamente in centro con il bus n° 10 o con il treno, perché la stazione di Bolzano sud è adiacente al parcheggio.
Il fulcro del “mercatino” di Bolzano è ubicato nella centralissima Piazza Walter (c’è una fermata del bus n° 10 e non è distante dalla stazione ferroviaria centrale).
È il più grande tra i tre visitati ed è semplicemente splendido.
È quello che ci ha colpito maggiormente e ci è piaciuto di più.
Veramente tanti sono gli espositori, con stand di vario genere, curatissimi in ogni dettaglio, che mostrano anche tanti oggetti particolari, alcuni veramente insoliti, tanto che verrebbe voglia di comperare di tutto.
I prezzi in genere non sono cari, ma conviene porre un limite preventivo alle spese, proprio per non esagerare.
Costeggiando l’edificio sul lato sinistro della piazza (dando le spalle al duomo e al viale della stazione) c’è un portico che immette in una piccola area alberata, battezzata (forse per l’occasione) “il bosco incantato”. In effetti sembra un luogo fiabesco.
Tutti gli alberi sono addobbati con tante palle rosse, di vari diametri, appese ai rami con fili sempre rossi, mentre ai lati, a perimetro, ci sono una serie di bancarelle che hanno in mostra tante cose, veramente belle, ma c’è pure uno stand gastroenologico decisamente appetibile.
Insomma entrando in questa zona si rimane un attimo senza fiato, veramente “incantati” da uno scenario magnifico.
L’unico neo è la pioggia, che non ci dà tregua per tutta la mattinata.
E girare in un mercatino strapieno di gente, districandosi tra centinaia di ombrelli, non è per nulla piacevole.
Ma nel pomeriggio, cessate le precipitazioni, non ci perdiamo d’animo e rivisitiamo tutto con maggior attenzione ed interesse, ampliando anche i nostri percorsi. L’indomani (9/12) andiamo a Merano in auto, lasciando il camper fermo a Bolzano ed approfittando della vettura di mio fratello, che invece ha alloggiato presso l’ostello della gioventù di Bolzano.
Un’ottima soluzione logistica, vicinissima alla stazione ferroviaria centrale; un comodo albergo di buona qualità, alla modica cifra di 22 euro per notte, a persona, compresa un’abbondante prima colazione.
Ovviamente occorre prenotare con sufficiente anticipo, specie in date cruciali come quelle.
Così ci facciamo scarrozzare sulla superstrada, godendoci il panorama, sempre splendido ed innevato sui monti.
Tra le due città ci sono circa 30 Km.
Merano è una vera e propria bomboniera che merita veramente una visita ben più approfondita.
Da non perdere il duomo: una splendida e severa cattedrale gotica del XIV – XV secolo, nel cui interno si ammirano magnifiche sculture lignee.
Accanto c’è un bel campanile alto più di 80 Mt.
I mercatini si sviluppano lungo la sponda destra del fiume Passirio, praticamente in centro.
È una piacevole passeggiata, allietata da una bella giornata di sole, che si fa perdonare l’assenza di ieri, e mitiga la temperatura. Anche qui i mercatini sono molto interessanti e con tante proposte, anche se ormai non costituiscono più una novità.
Giriamo incuriositi ammirando tante belle cose e facendo qualche piccolo acquisto, non resistendo alle infinite tentazioni.
Nel pomeriggio ritorniamo a Bolzano per l’ultima visita al mercatino e al centro.
Il 10 purtroppo inizia il rientro, ma con una piacevole variante.
A22 fino a Rovereto nord, poi un’arrampicata per Folgaria, su un tracciato di montagna un po’ impegnativo ma fattibile.
Tutta la zona è imbiancata , ma, come al solito la strada è perfetta.
Quindi Lavarone e l’altipiano di Asiago, tutto innevato, in un magnifico panorama. L’ultimo tratto di strada, per scendere su Bassano, offre un panorama “aereo” di grande effetto, mentre il tracciato, stretto, comprende oltre ad una quindicina di tornanti.
Quindi prudenza! Il resto del viaggio ripercorre la stessa via dell’andata, con analogo pernottamento a Ravenna. Siamo rientrati a casa pienamente soddisfatti di questo complesso di visite.
Forse, evitando i giorni del ponte dell’Immacolata si troverebbe un minor flusso di turisti e di traffico, soprattutto di veicoli ricreazionali. Comunque è andata bene così. Buon viaggio!