A Sarteano in agosto la storica Giostra del Saracino.
Chianciano oggi è un piacevole posto ove passeggiare lungo viali ombrosi, tra alberghi,
ville e bei negozi o nel Parco delle Fonti.
Il centro storico conserva testimonianze
del periodo medievale e del periodo Granducale.
di Andrea Fioretti
Perugia, anche se l’avremo già visitata altre volte, merita comunque un’ulteriore giornata di sosta; le ragioni di approfondimento non mancano certo. Esauriti i suggerimenti della fidata guida Touring, io non mancherei il Collegio della Mercanzia ed il Collegio del Cambio con la Sala dell’Udienza (affreschi del Perugino), ci dirigiamo a San Feliciano per imbarcarci per l’Isola Polvese, la più grande del lago, bel parco pubblico attrezzato che sicuramente merita la passeggiata.
Passignano sul Trasimeno; la cittàdina, al di là delle mura medievali ha il suo motivo di interesse nell’essere punto di imbarco per l’escursione all’Isola Maggiore con il suo villaggio di pescatori che conserva tuttora le case del ‘400.
Continuando a costeggiare il Lago Trasimeno, attraversiamo la piana nella quale la Legione romana del console Caio Flaminio fu sterminata dalle truppe di Annibale (la località porta tuttora il sinistro nome di Sanguineto).
Castiglione del Lago è un vivace centro di villeggiatura dal quale si gode un bel panorama sul lago, particolarmente dalla Piazza Gramsci sulla quale affacciano il palazzo Comunale, il Palazzo dei Duchi della Cornia, eretto nel 16° secolo, probabilmente su disegno del Vignola e poco discosto ma collegato da un camminamento, il Castello del duecento.
La prossima tappa ci porta a quella che fu la città dell’etrusco Porsenna del quale gli antichi romani avevano un pesante ricordo; oggi si chiama Chiusi e nel suo centro storico gli edifici rimandano al periodo medievale e del Granducato di Toscana mentre l’impianto urbanistico rimanda al periodo romano ed a quello etrusco.
Nel Museo della Cattedrale una preziosa collezione di codici miniati proveniente dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore; interessante la visita alla Necropoli Etrusca, diversi siti nel territorio circostante con notevoli tombe a volta scavate nella roccia tufacea.
Chianciano Terme, era già famosa per la sua acqua bicarbonato-solfato-alcalina-terrosa, atta alla cura delle disfunzioni epatiche, al tempo degli Etruschi e dei Romani anche se le prime notizie scritte risalgono ai primi anni del 1000. Oggi è un piacevole posto ove passeggiare lungo viali ombrosi, tra alberghi, ville e bei negozi o nel Parco delle Fonti. Il centro storico conserva testimonianze del periodo medievale e del periodo Granducale. Sarteano, è un’ulteriore località termale di antica tradizione; le sue acque, il Bagno Santo, bicarbonato-solfato-alcalino-terrose, alimentano due grandi piscine e sono ritenute particolarmente adatte alla cura delle affezioni della pelle, delle mucose e dell’apparato digerente. Anche qui, oltre a bagni ristoratori nell’acqua a 24°, troveremo motivi di interesse in un bel centro storico. Cetona ci accoglierà con il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona ed il relativo Parco, testimoni degli insediamenti nella zona dal Paleolitico all’Età del Bronzo.
Notizie pratiche
Itinerario:
Perugia-San Feliciano: SS 75bis fino all’innesto della SS 599 a sx fino a S. Savino, da qui a dx sul lungolago; Km 27. San Feliciano-Passignano sul Trasimeno: Continuiamo sul lungolago fino a rientrare sulla 75bis; Km 14. Passignano sul Trasimeno-Castiglione del Lago: ancora sulla SS 75bis fino all’innesto della SS 71 a dx; Km 23. Castiglione del Lago-Chiusi: SS 71 fino al bivio a dx sulla SS 326; Km 23. Chiusi-Chianciano Terme: SS 146; Km 12. Chianciano Terme-Sarteano: indietro per circa due Km sulla SS 146 poi a dx sulla provinciale seguendo le indicazioni; Km 10. Sarteano-Cetona: ancora la provinciale seguendo le indicazioni; Km 7. Km totali circa 95.
Anche il palato vuole la sua parte (ed anche questo è cultura). La cucina umbra e toscana hanno molti punti in comune a partire dal pane, “sciocco” in Toscana e “sciapo” in Umbria, comunque senza sale nell’impasto per meglio esaltare i sapori di piatti normalmente piuttosto saporiti. La pasta fatta in casa (acqua e farina) si chiama pici o strangozzi ma è ugualmente buona; carni e salumi non hanno bisogno di presentazioni ma di abbondanti assaggi.
Indirizzi ghiotti: F.E.P. Carni a Perugia Via San Bartolomeo 2, fraz. Ponte San Giovanni, dalla passione dei fratelli ennio e Federico Pagliacci salumi tipici umbri e carni bovine al giusto punto di frollatura; pronto a portar via provate il maialino in porchetta. Il Gastronomo a Perugia Via del Rame 12, loc. Ponte Felcino, piatti tipici da asporto con particolare attenzione ad alcuni piatti di pesce. Fratelli Gaggi a Perugia via Dalmazio Birago 49, un paradiso per gli amanti dei formaggi di qualità ed ancora salumi, legumi sotto vetro e pane da forno a legna. Antico Frantoio Prampolini a Perugia via Enrico dal Pozzo 103, dal 1758 la tradizione delle olive di varietà locali brucate a mano e molite dalle antiche ruote di pietra con separazione a freddo. La Bottegaccia Prodotti Tipici a Sarteano le specialità della provincia senese con particolare attenzione ai salumi di “cinta senese” ed ai pecorini di Pienza e delle crete.