Ivo Andric fu uno dei maggiori rappresentanti delle letterature slave novecentesche. Nato nel 1892 nelle vicinanze di Travnik (Bosnia), è appunto alle lontane e complesse vicende storiche del suo paese che Andric dedicò la propria attenzione di scrittore dalla forte impronta realistica.
Durante gli anni che precedettero il primo conflitto mondiale e la costituzione dello Stato iugoslavo aderì al movimento irredentista serbo e per questo venne condannato anche al carcere e al confino.
In seguito si dedicò alla carriera diplomatica, soggiornando in diverse città europee, e approfondendo nel frattempo la vocazione letteraria. Risale agli anni Trenta la pubblicazione di alcuni volumi di novelle e al 1945 quella dei due romanzi maggiori, La cronaca di Travnik e Il ponte sulla Drina.
Dopo la Seconda guerra mondiale Andric continuò la sua attività di scrittore e nel 1961 venne insignito del premio Nobel. Morì a Belgrado nel 1975.
Uno di quei libri che vanno letti prima di intraprendere un viaggio, per conoscere profondamente un paese ed apprezzarlo al meglio, sicuramente aiuterà ancora di più oggi dopo l’ultima guerra di Bosnia, ad entrare a contatto con questa complessa società e fantastica popolazione.