Nel 1930 Aghata Christie, già celebre scrittrice, sposava in seconde nozze il giovane archeologo Max Mallowan, decisa a seguire il marito nelle sue spedizioni in Paesi come la Siria o l’Iraq.
Nacque così questo libro di memorie, un resoconto di viaggi ironico e autoironico, candido e malizioso, discreto e sincero in cui l’autrice rievoca avventure e disavventure di una tranquilla signora della buona borghesia inglese.
Viaggiare è il mio peccato di Agatha Christie (pagg. 256 Editore Mondadori collana Oscar).