L’autore compie questo viaggio in Italia dopo averla lasciata per molti anni.
Viaggio non senza difficoltà per rientrare in contatto con una realtà che non gli appartiene più, che gli è divenuta estranea.
l’ossessione di apparire, la realtà come rappresentazione, la paura dell’altro, il miracolismo, il trasformismo, l’invecchiamento senza rassegnazione, la famiglia come dipendenza, l’amore come bene di consumo, il circolo vizioso dell’economia, l’assenza del senso di legalità.
Non ci sono santi di Gabriele Romagnoli, (pagg. 216, Mondadori Editore).