Fuoco a bordo – Seconda parte.
Ma dove si mette e come va adoperato?
di Franco Liboa
Individuate le zone a rischio ed esaminati gli accorgimenti di prevenzione, vediamo i prodotti antincendio più efficaci, gli estintori consigliabili su un camper, il controllo dell’efficienza ed il loro uso corretto.
I SISTEMI DI SPEGNIMENTO – Si basano su tre criteri fondamentali diversi, da conoscere per agire al meglio e rapidamente. 1) L’azione meccanica sottrae al fuoco i combustibili non ancora aggrediti dalle fiamme. 2) Il soffocamento crea una barriera fisica tra l’oggetto incendiato e l’aria circostante, separando combustibile da comburente. 3) Il raffreddamento cosparge il materiale infiammato con sostanze che sottraggono calore, fino ad abbassare la temperatura sotto la soglia di ignizione.
Uno solo di questi sistemi è sufficiente a domare un incendio; ma un’azione coordinata, che li utilizzi insieme, ha un risultato più veloce ed efficace.
I PRODOTTI ESTINGUENTI L’acqua è la più antica ed economica. Crea una separazione e riduce l’ossigeno dell’aria con vapore acqueo. È pure un buon raffreddante in fase di riscaldamento ed in evaporazione; ma ha varie controindicazioni. Mai usarla nei seguenti casi: 1) In incendi elettrici con linee sotto tensione, perché essendo ottima conduttrice c’è il rischio di folgorazione. 2) Con liquidi più leggeri e non miscelabili (i carburanti). L’acqua va a fondo, facendo tracimare il combustibile infiammato e rischiando di allargare la superficie dell’incendio. 3) Con sostanze che al suo contatto reagiscono pericolosamente, quali: carburo di sodio, carbonio, magnesio, potassio, zinco, alluminio, gas liquefatti e cianuri alcalini. La schiuma separa dall’aria, sviluppa anidride carbonica e raffredda. È utile contro liquidi infiammabili, specie su ampie superfici ed in serbatoi; ma ne serve uno strato di almeno 20 cm sopra il combustibile.
ATTENZIONE: ha varie controindicazioni simili a quelle dell’acqua ed è conduttrice elettrica. L’anidride carbonica (CO2) è un gas inerte, non combustibile né comburente, che agisce per soffocamento essendo più pesante dell’aria; al contempo è un notevole raffreddante. Passando da liquida a gas (e sotto forte pressione) una parte congela formando “neve di carbonio” (temperatura meno 79°C).
ATTENZIONE: nel maneggiare l’estintore e a non essere investiti da un getto di CO2, perché si possono riportare ustioni da congelamento. È indicata per molti tipi di incendio; non è conduttrice e quando è evaporata non lascia tracce.
NOTA: su motori caldi il repentino salto termico può provocare rotture di monoblocchi e fusioni, invece sulla carrozzeria può frantumare i cristalli, con conseguente proiezione di schegge. All’aperto perde efficacia: la ventilazione riduce l’effetto estinguente. In locali chiusi è pericolosa se la percentuale di ossigeno scende sotto il 16%. È controindicata con: sodio e potassio, magnesio, alluminio e zinco, che ad alte temperature producono ossido di carbonio (infiammabile e tossico). Da non usare anche in presenza di cianuri alogenati, che reagiscono al CO2 creando acido cianidrico. La polvere agisce per separazione, diluizione e raffreddamento. È ottima in molti tipi di incendi, pure di origine elettrica. Non intacca i metalli con i quali viene a contatto. È controindicata su cianuri alcalini, e acidi dai quali può essere sciolta, essendo composta da sostanze basiche.
ATTENZIONE: è formata da granelli sottilissimi, quasi impalpabili (come una cipria), che penetrano ovunque e sono poi difficilmente asportabili. Di conseguenza se ne sconsiglia l’impiego in presenza di strumenti ed apparecchiature delicate, che possono essere danneggiati, o divenire inservibili. Gli alogenati (Halon e derivati) pur essendo ottimi contro incendi di carburante, sono oggi messi al bando per vari motivi, tra i quali danni di natura ecoambientale e possibili rischi per le persone nelle immediate vicinanze, se usati in locali chiusi. L’aerosol è una delle più recenti ed efficaci soluzioni, che agisce con un duplice effetto: per soffocamento e per azione chimica. È valido per incendi di qualsiasi natura e non presenta controindicazioni. Non sporca né produce danni sulle superfici con le quali viene a contatto e praticamente non lascia residui. Al momento la tecnologia di più largo impiego è quella del “Condensed Aerosol”. Il sistema sfrutta un prodotto allo stato solido, a base di nitrato di potassio, che tramite un processo pirotecnico istantaneo si trasforma in un aerosol, sotto forma di particolato di carbonato di potassio (visibile come una sorta di “fumo”), con particelle finissime (da 0,5 a 4 micron).
GLI ESTINTORI PORTATILI – Per l’uso a bordo è consigliabile un tipo che impieghi un estinguente efficace rapidamente, con il più ampio spettro d’azione e le minori controindicazioni, nonché di facile uso. Quindi, fatte le dovute considerazioni, la scelta va alla polvere o all’aerosol. Quelli a polvere al momento sono i più conosciuti e diffusi, usati da molti anni e visibili quotidianamente un po’ ovunque. Però la loro azione è troppo breve. Si pensi che i modelli più piccoli e più venduti (da kg 1), nell’arco di soli 5 secondi circa sono vuoti, il che significa riuscire difficilmente a spegnere.
Ma anche quelli più capienti (da Kg 6), oltre ad essere molto pesanti, di non facile maneggio specie per una donna (e quasi mai presenti su un camper), si esauriscono in 12 – 15 secondi. Inoltre sono voluminosi, dettaglio non trascurabile su un mezzo simile. Perciò sono da fissare adeguatamente, perché in caso di incidente potrebbero schizzare via, provocando danni a persone e cose. Ma talvolta non si trova il punto ottimale ove ubicarli, tanto che non è raro infilarli in un gavone; un grave errore, perché un estintore deve sempre essere a portata di mano, per essere impugnato istantaneamente, altrimenti è quasi come non averlo, data la rapidità di propagazione del fuoco. Infine bisogna farlo controllare periodicamente, anche se per uso privato; ogni sei mesi per quelli da avere nelle strutture e nei mezzi pubblici. Non dimentichiamolo mai. In caso contrario rischiamo di portare in giro solo un inutile soprammobile. I portatili ad aerosol costituiscono l’ultima generazione di estintori e non hanno ancora la diffusione che meriterebbero.
Noi abbiamo avuto modo di visionarli direttamente ed assistere a prove pratiche di funzionamento, che ne hanno dimostrato la validità. Di conseguenza ne parliamo per farveli conoscere, in quanto li riteniamo ottimali per l’uso veicolare e per altri impieghi. Ci riferiamo agli estintori costruiti dalla FIRECOM S.r.l. Roma. (www.firecom.it). Questi prodotti hanno una notevole efficacia, con un’azione prolungata nel funzionamento. Si consideri che con una carica (allo stato solido) di soli 45 gr. sviluppano aerosol per circa 25 secondi; praticamente circa il doppio di quella di un estintore a polvere, da 6 Kg di carica. Sono di forma cilindrica (simile ad uno sfollagente): lunghi circa 35 cm, impugnatura compresa, e con diametro poco superiore ai 3 cm, per quelli più piccoli: i “monocanna”. Il peso è un’altra peculiarità incredibile: solo gr. 250 circa, quindi leggerissimi, piccoli e molto facili da maneggiare. Non richiedono controlli periodici, salvo la sostituzione, ogni tre anni, della batteria: un pila a stilo da 1,5 V. Trovano facilmente spazio ovunque ed a portata di mano. L’azienda ha pure estintori portatili a “due canne”, che nello stesso tempo di funzionamento erogano una quantità doppia di aerosol, oltre a produrre sistemi per impianti fissi.
COME AFFRONTARE IL FUOCO – La velocità di propagazione di un incendio è elevata e purtroppo i nostri veicoli sono allestisti in gran parte con materiali infiammabili, perciò è d’obbligo la massima celerità senza ritardi di intervento, prima che le fiamme si estendano, usando gli estintori più idonei ed in modo corretto per lo spegnimento totale, ad evitare il prematuro esaurimento dell’estinguente. Ma al contempo si deve operare in sicurezza, per non rischiare possibili danni alle persone. Ecco alcune tra le regole fondamentali da rispettare. 1) Mai farsi prendere dal panico; è la situazione peggiore. 2) Se possibile scegliere l’estintore di tipo più idoneo. 3) Avvicinarsi il più possibile al fuoco e dirigere sempre il getto alla base delle fiamme. 4) In presenza di vento, cercare di affrontare il fuoco con il vento alle spalle. Non si è nel fumo, quindi non ci sono problemi di respirazione, né di visibilità, né rischi di essere colpiti dalle fiamme. L’estinguente colpisce meglio e senza dispersioni. 5) Se si agisce in due o più persone con gli estintori, angolarsi in modo da non investirsi reciprocamente con il getto. Ulteriore attenzione occorre se si opera con il CO2. 6) Contro fughe di gas incendiato su bombole, chiudere il rubinetto, se possibile.
Se il fuoco è in prossimità della valvola, oltre all’impiego di estintori (aerosol, polvere, o CO2), può essere utile una coperta antincendio, per soffocare le fiamme. 7) Con fughe di gas incendiato su tubazioni “tagliare” la fiamma con l’estintore, orientando il getto in modo da seguire la direzione di propagazione della fiamma stessa e non al contrario. Il distacco del fuoco è facilitato e si agevola la separazione del combustibile dal comburente. 8) Per intervenire contro liquidi incendiati, contenuti entro recipienti, dirigere il getto contro la parete interna, dal lato opposto di chi opera, per evitare che il liquido acceso sia colpito direttamente e possa fuoriuscire. 9) Negli incendi di natura elettrica, staccare la corrente se è possibile, e comunque non usare acqua, né schiumogeni. 10) Per interventi su liquidi incendiati sparsi sul terreno, può essere indicato l’estintore a polvere, con un’azione rapida a ventaglio, in modo da coprire anche la zona non ancora invasa dalle fiamme.
ATTENZIONE: quando il fuoco pare spento, ma la temperatura è ancora alta, può riprendere all’improvviso. Quindi è consigliabile abbassarla, pure con una secchiata d’acqua, se non ci sono rischi di natura elettrica. Sicuramente gli eventuali danni agli arredi saranno ben più modesti rispetto a quelli di altre fiamme inattese, e con l’estintore ormai vuoto! In ogni caso ricordiamo che una prevenzione scrupolosa e continua è il primo accorgimento valido contro gli incendi. A tal proposito si evitino le “ammucchiate selvagge” di camper, frequenti specie in occasione di raduni, e quando si parcheggia si abbia la precauzione di disporsi in modo da avere sempre libera la via d’uscita. Per qualsiasi evenienza, non si sa mai!