Importanti consigli per la stagione
fredda. Qualche suggerimento
spicciolo per l’utilizzo quotidiano.
di Franco Liboa
Non c’è una brutta stagione per il camper, concepito per un uso continuativo durante tutto l’anno, ma occorre essere preparati ed attrezzati adeguatamente per viaggiare in sicurezza e vivere a bordo confortevolmente anche nei mesi più freddi.
Permetteteci qualche semplice consiglio dettato dall’esperienza maturata in anni di impiego anche in montagna, andando a sciare. Non sono novità, ne abbiamo già parlato in passato, ma potrebbero interessare neofiti, meno pratici, o chi teme ad andare sulla neve.
Le gomme sono le scarpe del mezzo. Siano in buono stato, con il battistrada consumato uniformemente, con i solchi profondi almeno 3 mm, anche se il Codice stabilisce il minimo a 1,6 mm.
I fianchi non presentino tagli, bolle, né screpolature e la loro età non superi i 5 o 6 anni.
La vita vale più di un treno di gomme.
I pneumatici invernali in Italia sono obbligatori sulle strade di competenza di enti che hanno emesso specifiche ordinanze, in genere valide da novembre a marzo, se non diversamente stabilito. In alternativa c’è l’obbligo di avere le catene a bordo, salvo non debbano essere anche montate, in determinate circostanze.
Chi non ottempera a queste disposizione è soggetto a pesanti sanzioni, e nei casi più gravi al sequestro del mezzo. Ma soprattutto mette in pericolo la propria e l‘altrui incolumità.
In ogni caso le coperture invernali, quando la temperatura esterna scende sotto i + 7° C, oltre ad offrire una migliore aderenza e precisione di traiettoria, su strade innevate riducono sensibilmente gli spazi di frenata, anche procedendo a bassa velocità.
Però andando in montagna, viaggiando su strade in pendenza, con una forte ed improvvisa nevicata le gomme da neve possono non essere sufficienti né a muoverci in sicurezza e talvolta neppure a trarci d’impaccio.
Qui sono indispensabili le catene, che comunque conviene avere al seguito, specialmente sui veicoli ricreazionali, che in genere non prevedono controindicazioni di montaggio, avendo il necessario spazio tra le gomme, i passaruota ed organi vari nelle adiacenze. In commercio ci sono varie misure di catene, che devono essere compatibili con quelle dei pneumatici del mezzo.
Un set di catene è applicabile su più di una taglia di gomme, come è specificato sulle etichette che le identificano. Attenzione però se abbiamo cambiato il mezzo, perché i cerchioni moderni hanno dimensioni superiori a quelli più datati. Lo stesso dicasi se il camper proviene dal parco dell’usato.
Quindi è bene controllare la situazione, per non ritrovarsi con della “ferraglia” inutilizzabile al momento del bisogno. Inoltre, pur avendo comprato catene nuove ed idonee alle nostre gomme, conviene fare subito una prova di montaggio, anche senza neve, su terreno asciutto, per impratichirsi sulla sequenza delle operazioni da fare, sia per l’installazione, che lo smontaggio.
Così saremo preparati e tranquilli all’occorrenza.
NOTA: maneggiando le catene, spesso occorre inginocchiarsi. Per non bagnarsi né sporcarsi è necessario un robusto telo impermeabile da stendere a terra, un paio di vecchi guanti (per non congelarsi le mani), una torcia elettrica, se fosse sera, o solo per illuminare parti del sottoscocca.
Anche una pala, magari pieghevole, può essere utile, se non necessaria. Inoltre per lavorare tranquilli ed in sicurezza, non attendere l’ultimo minuto, magari “impiccati” in salita, o in discesa.
Se possibile fermarsi in piano, in una piazzola di sosta non impegnando la carreggiata (in montagna le strade spesso sono strette).
Così non ci poniamo in situazioni di pericolo, né intralciamo il traffico. Spegniamo il motore, inseriamo il freno a mano e la marcia più bassa, o la retro, in opposizione al senso della pendenza.
Per ulteriore sicurezza mettiamo pure un paio di cunei su due ruote; accendiamo i quattro lampeggianti e le luci di posizione. Non dimentichiamo di piazzare il triangolo sul ciglio della strada (e riprenderlo a cose fatte). Infine è meglio non lasciare nessuno a bordo, ma far attendere l’equipaggio in posizione di sicurezza.
Il riscaldamento è indispensabile e sia perfettamente efficiente. Proviamo l’accensione, sostituiamone comunque la pila ed abbiamone una nuova di scorta. Sarebbe da scemi rimanere al freddo per così poco!
Verifichiamo che il camino sia libero, senza possibili occlusioni, abbia la protezione antivento e montiamo la prolunga per la neve se lo scarico è a tetto.
Le stufe a gas possono arrivare a consumare anche fino a oltre 400 gr/h , per cui con una bombola da Kg 10 non si superano i tre giorni. Da ricordarlo in caso di settimana bianca.
Il gas sia solo propano, idoneo per temperature fino a – 35° C; il propano già a – 5°C crea problemi di vaporizzazione (come si dice impropriamente “gela”).
Il GPL della colonnina del gas auto è una miscela tra i due, non dimentichiamolo! Quindi a basse temperature riduce la nostra autonomia, e non è consentito dalla legge.
Una stufetta elettrica di emergenza (max 500 Watt) potrebbe essere utile se disponessimo della 220 V.
Le stufe seccano l’aria dell’ambiente: un umidificatore è utile. Buoni quelli di uso casalingo, da riempire d’acqua e porre a contatto con una superficie molto calda.
Comunque tenere leggermene aperti un paio d’oblò è una sana abitudine, anche se fuori è molto freddo, perché serve sempre un ricambio d’aria a bordo, specie di notte.
Conservare il calore è importante quanto produrlo. Gli oscuranti termici, da porre su tutte le superfici vetrate, sono fondamentali ed imprescindibili. Ne esistono vari tipi sia per l’interno che per l’esterno.
Alcuni (esterni) offrono una protezione globale a tutta la cabina di guida, in genere la parte più fredda del veicolo e sono consigliabili soprattutto in montagna.
Ma in sosta libera, specie in città, è preferibile non avere nulla all’esterno.
Se per motivi di sicurezza dovessimo filare via non dovremmo uscire per toglierli (è il maggior rischio) e saremmo molto più veloci.
Gli spifferi sono micidiali. Per individuarli basta un asciugacapelli, ma occorre lavorare in due. Uno dall’ interno sposta lentamente il fon lungo il perimetro di finestre, porte e portelli vari. L’altro segue da fuori il movimento con la mano accostata al punto da controllare ed il gioco è fatto. Poi serviranno i rimedi, quali registrazione dei laschi, se possibile, o sostituzione delle guarnizioni, o aggiungerne di supplementari.
Il pavimento è la zona più fredda. Una passatoia che copra tutto il corridoio ed alcuni tappeti: per il bagno e sotto ai tavoli della zona giorno, sono molto utili e confortevoli. Lo stesso dicasi per le ciabatte o pantofole, indispensabili quando si scende dal letto, per non gelarsi i piedi.
I tergicristalli abbiano le spazzole in ottimo stato; altrimenti sostituirle. In sosta tenerle scostate dal parabrezza, interponendo dei distanziali tra i bracci ed il cristallo, anche semplici mollette per panni. Meglio non lasciarli completamente sollevati, per non diventare posatoi per uccelli.
Il liquido lavavetri abbia additivi antigelo. Precauzionalmente prima di provare a spruzzarlo conviene fare scaldare il vano motore, per eliminare possibile ghiaccio dalla relativa pompa e dagli ugelli.
Un raschietto per il ghiaccio, in plastica dura, è indispensabile, specie per il parabrezza e i retrovisori esterni.
Uno sghiacciatore per serrature è conveniente. Ma che sia in confezione mignon, da borsetta.
Altrimenti si rischia di lasciarlo nel veicolo, e noi… rimanere fuori!
Un antiappannante per i cristalli della cabina è comodo, ma è meglio non adoperarlo su metacrilati e simili.
Le acque grigie spesso gelano nel serbatoio. Converrebbe porvi del sale, o lasciare la valvola di scarico aperta, ma solo se abbiamo un capiente secchio da porre sotto allo scarico, e da controllare spesso, ad evitare spiacevoli tracimamenti, fra l’altro punibili dalla legge.
Se le tubazioni tra i lavandini ed i serbatoi di raccolta non scendono verticali, ma formano anse assolutamente inopportune, creano sifoni in cui l’acqua ristagna e gela. Se non fosse possibile modificare la situazione conviene dotarsi di un piccolo spezzone di tubo, di diametro tale da poter incastrare nel foro del lavandino dopo ogni utilizzo ed in cui soffiare vigorosamente per scaricare l’acqua.
E’ un rimedio economico ed efficace.
Un termometro con sonda per la temperatura esterna ci informa della possibilità di trovare ghiaccio per strada.
Due grossi cavi per fare il ponte tra le batterie non devono mai mancare a bordo, ma che siano di generose sezioni altrimenti si surriscaldano e possono non raggiungere lo scopo.
Un robusto cavo di traino può aiutare in emergenza.
Anche un apparato CB può essere un valido aiuto, magari per chiedere o dare assistenza. E’ vero oggi ci sono i telefonini, ma in montagna non sempre c’è la copertura di rete. E talvolta la batteria fa i capricci nel momento del bisogno, complice il freddo.
Uno zerbino esterno è più utile di quanto non si pensi, magari coadiuvato da una robusta spazzola per togliere neve e/o fango dalle suole, a beneficio della pulizia interna del veicolo.
Quando non si usa il camper è necessario lasciare tutti i rubinetti aperti, per scaricare la pressione dall’impianto. Inoltre occorre pure svuotare il boiler, per non avere formazione di ghiaccio e conseguenti danni. Buon viaggio e buon soggiorno!