Consigli per l’estate, importanti se ci si reca in luoghi molto caldi.
Qualche idea, già ben collaudata, per stare meglio a bordo spendendo niente, o quasi.
di Franco Liboa
Migliorare gli impianti e le attrezzature del camper è un desiderio comune, ma può comportare esborsi sensibili, tanto da rinunciare al progetto, o rimandarlo, specie oggi. Però spremendosi le meningi si trovano soluzioni alternative soddisfacenti ed economiche. Consentiteci qualche proposta, da noi adottata da anni. Ci agganciamo a quanto scritto in passato (I Timoni, n° 20 mag. giu. 2005) fornendo ulteriori suggerimenti.
Per alleviare la calura estiva in viaggio, (ma pure in sosta), non avendo o non volendo utilizzare un climatizzatore, da un flacone con nebulizzatore, pieno d’acqua, ci si asperge il viso con un paio di spruzzate. L’effetto nebulizzante raffredda istantaneamente l’acqua, ottenendo un piacevole senso di fresco. Inoltre, bagnato ed indossato un berretto di tela, meglio se bianca, si ottiene sollievo per un po’. Dopo… ripetere il trattamento! Tendine parasole posticce, in tessuto, applicate sull’esterno dei vetri di: cellula, cabina e parabrezza, creano notevole ombra all’interno, abbassando la temperatura nel mezzo e dando una sensazione di benessere.
Per verificare l’assetto del camper servono le “bolle”. Suggeriamo di installarne 2 in posizione fissa e ben visibili dal posto di guida. Una, da mettere in plancia, serve per l’inclinazione trasversale; l’altra, per il longitudinale, potrebbe essere posta al di sopra dello sportello del guidatore, o del navigatore. Ma è fondamentale che per il corretto posizionamento il veicolo sia prima perfettamente livellato e con pneumatici alla giusta pressione. Per fare questo si utilizzino delle bolle di paragone aventi un’estesa superficie di appoggio, da posare sul pavimento. Poi, installate le due bolle fisse, una sola persona, con una semplice occhiata può verificare l’assetto in qualsiasi momento; senza ulteriori aiuti, né possibili discussioni.
Per livellare il mezzo comunque occorrono almeno 2 cunei; ma non sarebbe male averne 4 e, per lunghe soste, anche qualche robusta tavoletta. Ricordiamo che in un camper “storto” si vive male e si penalizza il rendimento del frigo.
Un paio di stuoie antiinsabbiamento sono comode, ma in emergenza anche i tappetini della cabina di guida sono validi.
Quanto gas c’è nella bombola? Il sistema più semplice, affidabile ed economico (costa meno di dieci euro) è il dinamometro: una piccolissima bilancia alla quale appendere il contenitore e leggere il valore sulla scala graduata.
Può essere di ausilio un pezzo di tubo di alluminio, quale comoda impugnatura per ridurre lo sforzo, da infilare nell’anello del dinamometro. Dal valore della lettura si toglie il peso a vuoto della bombola (riportato sulla stessa, o sulla targhetta allegata) ed il gioco è fatto. L’uso della pentola a pressione consente un notevole risparmio di gas e di tempo ai fornelli. Impieghiamola in tutte le occasioni possibili. Comunque, per un ulteriore risparmio di gas e tempo, conviene metterla al sole chiusa, con l’acqua per la pasta, già di prima mattina. Inoltre, infilata in un sacchetto di plastica nera, incrementiamo ulteriormente i vantaggi.
Scostare le spazzole dei tergicristalli dal parabrezza è conveniente nelle soste prolungate, ad evitare che tendano ad incollarsi al vetro, rovinandosi. Basta interporvi un paio di mollette per stendere, o dei tappi in sughero, o altro materiale morbido. Viceversa è meglio non aprirle completamente, per evitare che diventino un comodo posatoio per uccelli, che se di una certa stazza possono rovinale, e comunque da lì sganciano “regali” sgradevoli e nocivi alla vernice.
Un tubo appendiabiti, come quello dell’armadio, installato in permanenza a soffitto nel vano doccia, permette di appendere capi bagnati ad asciugare all’interno del veicolo, se c’è cattivo tempo, senza problemi di gocciolio. Può anche essere un valido aggancio per un piccolo stendino mobile. In viaggio le grucce nell’armadio scrollano, siano vuote o piene, e generano fastidiosi rumori. Una cinghia, o un elastico, servono a tenerle raccolte e ferme. Oppure, spinte da un lato contro la parete, possono bloccarsi con una robusta pinza in plastica, a “mordere” il tubo appendiabiti.
Un buon estintore è indispensabile a bordo. I più efficaci, leggerissimi e con minori controindicazioni, sono quelli ad “aerosol”. Dopo vengono quelli a polvere, però sono più pesanti, voluminosi e sporcano notevolmente: la taglia minima è da 2kg. Devono essere in corso di validità; controllati ogni 6 mesi. È fondamentale averli a portata di mano, perché, se e quando servono, l’azione deve essere istantanea, altrimenti sono dolori! Indirizzare il getto sempre alla base delle fiamme. Uno zerbino per l’esterno è comodo. Ma sono utili pure due grosse spazzole: una morbida, per togliere la sabbia dai piedi tornando dal mare. Una più rigida, per pulire le suole di scarpe e scarponi, quando occorre. Uno o due grossi ombrelli da “carrettiere”, rientrano nel corredo del camper. Da tenere a mano, magari ai lati della cabina di guida, con le punte rivolte in basso ed infilate in una piccola tanica tagliata, o in un secchiello contenitore, se bagnati. Le fotocopie dei documenti personali e del mezzo non dovrebbero mancare a bordo. Non si sa mai! Comunque non conviene lasciare sul mezzo quelli del veicolo, se ci assentiamo. Un termometro per interno ed esterno ci informa sulle temperature, a prescindere dalle controverse sensazioni personali. Uno per la febbre non dovrebbe mai mancare nella farmacia di bordo, specie se ci sono bambini. Lo stesso dicasi per bende, garze, cerotti e disinfettanti.
Qualche ago ed una minuscola pinzetta sono indispensabili per estrarre spine di vario genere: ricci di castagne, di mare, o altre.
I rivelatori di gas: monossido di carbonio, GPL, soporiferi, sono di grande utilità. Devono essere di ottima qualità ed i servigi che forniscono valgono ben più del loro prezzo. Un buon manometro per le gomme ci consente di verificarne la giusta pressione, a ruote fredde la mattina, prima di muovere, ovunque ci troviamo. Quelli delle stazioni di servizio non sempre sono precisi. Tra errori per difetto e per eccesso si può arrivare anche a mezza atmosfera ed è troppo. Quello personale può avere uno scarto, che però sarà costante. L’importante è conoscerlo e per farlo è sufficiente una verifica iniziale con quello professionale di un buon gommista. Se poi disponiamo anche di un piccolo ma potente compressore siamo veramente autonomi.
ATTENZIONE: Oggi la stragrande maggioranza dei camper non ha più la ruota di scorta, ma viene fornito con il Kit “ripara gomme”, che nella realtà dei fatti ripara ben poco, perché può essere valido solo per piccole forature; non per tagli o altro. Comunque è monouso. In ogni caso è più facile rimanere per strada di quanto non si creda. E l’intervento di un carro attrezzi non solo è salatissimo o sempre raggiungibile, ma poi comporta spesso l’acquisto di una ruota di scorta, non facile da trovare ovunque e nei giorni festivi. Certo per i costruttori non dare la ruota di scorta è un sensibile risparmio economico. Inoltre si incrementa la portata (teorica) del mezzo, avendo una tara minore. Io la definirei quasi una vera truffa. Meditateci sopra, nel vostro interesse. È meglio pensarci prima, anziché ritrovarsi “in mutande” in mezzo ad una strada, poi! Ogni cosa, specie se piccola, deve avere un suo posto preciso. Ma è fondamentale riporla sempre al suo posto, ad evitare “insalate” pazzesche e conseguenti malumori. Per il momento ci fermiamo qui. In autunno ci occuperemo delle “pillole” per l’impiego invernale. Buon viaggio!