Quando viaggiavo in camper avevo calcolato
una media di trasferimento giornaliero non massacrante di circa 250 km. In treno
considerando che noi non guidiamo e possiamo viaggiare anche di notte ho fatto un’ipotesi di circa 400 km per aumentare il raggio di copertura possibile ed andare più lontani che con il camper.
di Mauro Mancini
Premessa. L’idea di questa vacanza nasce in parte dall’interesse per i Paesi da visitare ed in parte dalla curiosità di sperimentare nuove forme di viaggio dopo l’incidente occorsomi lo scorso anno, incidente in cui ho distrutto il camper a causa dello scoppio della gomma posteriore sinistra.
Primo step: l’idea del viaggio – Le città che mia moglie ed io abbiamo deciso di visitare ci portano ad organizzare un tour attraverso Francia, Belgio, Lussemburgo, Olan- da, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Russia e, ovviamente, ritorno! L’idea è di stare in giro per un periodo di circa 3 settimane e di spendere non più di 1200-1500 € a persona.
Secondo step: come viaggiare –
Ho sempre amato il treno: l’idea poi di essere trasportato, di non guidare e di non dovermi preoccupare della strada da prendere non mi dispiace affatto, l’Inter-Rail poi mi sembra una buona soluzione ecomica, anche se il giro appena definito ci obbliga a prendere ben 3 zone (la B, la C e la E) spendendo 440 € a testa. Altro problema, dove dormire? Curiosando sul sito dell’AIG (Associazione Italiana Alberghi per la gioventù), scopriamo che gli ostelli sono aperti a tutti, salvo che, come al solito e giustamente, i giovani pagano di meno.
Terzo step: dal sogno alla realtà – Per lavoro uso abitualmente Internet per cui anche nella preparazione del viaggio ho intenzione di usare la rete in modo intensivo, navigheremo insieme nella rete: un viaggio, nel viaggio! Cominciamo con il verificare l’ipotesi iniziale. Decisamente i numeri sono inquietanti, soprattutto quell’1,2 giorni di media per visitare una città fanno apparire il viaggio come un tour più veloce della luce! Inutile, bisogna tagliare ed optiamo per togliere la prima parte, in questo modo non solo riduciamo il numero delle città e dei chilometri, ma togliamo anche una zona dell’Inter-Rail, la E, quella di Francia, Belgio, Paesi-Bassi, Lussemburgo; passiamo così anche da € 440 a € 386 a testa. Cominciamo ad esserci, quasi due giorni a città (1,86), più di 1.000 chilometri in meno, solo 9 città principali da visitare e poi se si parte di venerdì sera e si torna di domenica il viaggio può durare 23 giorni! Detto, fatto: i chilometri al giorno diventano 357 (ci sono anche due tappe da oltre 1.000 km, quindi sono molti meno) ed i giorni per città superano i due.
Quarto step: pianificare l’ipotesi di massima – Ora occorre trasferire l’itinerario sui Moduli da… a…; partendo da quello che avevo messo a punto per il camper (come pensate che abbia organizzato i viaggi in Croazia e Tunisia e tutti gli altri che forse, un giorno, pubblicherò!) ho ricavato quello per il treno (tutto da verificare) e che voi potete scaricare ed utilizzare se disponete di Microsoft Word. Per un viaggio in treno è fondamentale avere a disposizione un orario (timetable), dove recuperarlo? Inutile provare alla Stazione (a Roma hanno solo quello italiano) e poi ora siamo a marzo e ad agosto potrebbe essere in vigore un nuovo orario; non resta che affidarsi ad Internet. L’orario delle ferrovie italiane è solo italiano (o poco più), non resta che cominciare a consultare gli orari di ciascuna delle compagnie ferroviarie dei Paesi che attraverseremo e già sudo freddo all’idea di consultare gli orari Finlandese o Russo!
Quinto step: come viaggiare – Mai disperare perché poi scopro l’orario delle linee ferroviarie tedesche che mi dice anche l’ora di partenza del treno che il 30 di febbraio dalla Sgurgola porta a Sgugolvskj (non credo esista!), non solo, ma mi da pure l’itinerario dettagliato ed anche la cartina!!! (Per informazioni più approfondite: http://www.bahn.de/).
Sesto step: dove dormire – Innanzitutto per saperne di più una sbirciatina al sito dell’AIG (Associazione Italiana Alberghi per la gioventù) non fa male. È possibile fare l’hostel booking, ovvero la prenotazione degli ostelli. Scopriamo che possiamo testare la disponibilità di letti per la data che ci interessa e se, c’è ancora posto, prenotare on line pagando tramite carta di credito. Possiamo recuperare anche la mappa su come raggiungere l’ostello e capire se è più o meno al centro della città. A proposito, per poter utilizzare gli ostelli occorre fare la tessera all’AIG (Associazione Italiana Alberghi per la gioventù), questi i requisiti per l’ammissione:
• non esistono limiti massimi di età;
• la tessera individuale costa € 15,5;
• per i giovani con meno di 18 anni è necessaria l’autorizzazione scritta dei genitori;
• ai bambini di età inferiore agli 8 anni non può essere emessa la tessera individuale ma possono ugualmente accedere in Ostello dove esistono camere per famiglia o a discrezione del papà albergatore;
• è possibile l’emissione di una Tessera Leader (€ 18,8) per chi accompagna in Ostello gruppi di giovani (minimo 4, massimo 24) appartenenti ad Associazioni, gruppi scolastici, etc.; • è possibile anche l’emissione di una Tessera-Famiglia (€ 15,5) che può essere emessa ed utilizzata solo da famiglie nel cui nucleo sia incluso almeno un figlio minorenne; per averla è necessario presentare un certificato di stato di famiglia; Tutte le tessere emesse tra il 31 agosto e il 30 novembre dell’anno sociale hanno un costo di € 5,16. La tessera ha validità dal 1 dicembre dell’anno precedente all’anno sociale per cui è emessa, al 31 gennaio dell’anno successivo a quello di emissione. Per quanto riguarda infine i posti in cui è possibile comprare la tessera sono tantissimi: l’elenco completo è pubblicato sul sito dell’AIG a cui rimandiamo. A questo punto dopo aver definito le schede degli spostamenti ferroviari non resta che scaricare le schede dei vari ostelli.
Settimo step: come e cosa portare –
Dopo parecchi sopralluoghi in svariati negozi di Roma (zona Pontina, Sonnino, mercato domenicale di Porta Portese) la soluzione che ci sembra più idonea e che sperimenteremo nel viaggio è quella di prendere uno zaino da una settantina di chili ed uno zaino valigia da 80 litri. Di quest’ultima soluzione ci convince il fatto che:
• possa essere utilizzato sia come zaino che come valigia;
• alcuni modelli hanno un tascone frontale asportabile che diventa un comodo zainetto;
• alcuni modelli dispongono addirittura di rotelle. Al contrario ci lascia un po’ perplessi la portabilità come zaino, ma in questo caso non c’è che provarlo! Scelti i contenitori a spalla vediamo cosa metterci dentro: innanzitutto consultiamo la temperatura media del periodo nelle zone che andremo a visitare (itimoni.it), temperatura che in agosto dovrebbe oscillare fra i 16 ed i 20 gradi. Per vedere come confezionare gli zaini, poi, non fidandoci solo della nostra esperienza, andiamo a curiosare in Internet servendoci di un motore di ricerca (vi consigliamo questo sito www.vivisimo.com) e fra le varie voci scovate ci incuriosisce il sito www.emmedici.com: non solo ha un esempio di confezione di zaino, ma ha un giornaliero molto ben fatto di un viaggio in Scandinavia in Inter-rail!
Ottavo step: i documenti ed i soldi – Abbiamo il passaporto e questo documento è più che sufficiente per andare ovunque, ma per la Federazione Russa è necessario anche il visto; al consolato (raggiungibile telefonicamente ai numeri 06 44 23 56 25 o 06 44 23 41 49) di Roma spiegano che per ottenerlo occorre: • prenotare la sistemazione alberghiera e farsi mandare dall’ostello vaucher e conferma;
• aprire con una assicurazione una polizza sulla salute per il periodo di soggiorno;
• presentarsi al consolato di Roma (Via Nomentana 116) in orario di ufficio (da lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 11,30) con tutti i documenti di cui sopra più passaporto ed una foto. In ogni caso se si vogliono maggiori informazioni la Federazione russa ha un bel sito con collegamenti molto utili, questo l’indirizzo www.ambrussia.it. Normalmente prima di partire cambiamo un po’ di soldi in dollari: lo faremo anche quest’anno considerando che alcuni pagamenti nella Federa- zione russa possono essere fatti con questa moneta. Per prudenza abbiamo sempre diviso i documenti ed i soldi in più situazioni mettendoli in un marsupio ed in un gilet multitasca: i documenti poi li abbiamo sempre fotocopiati in doppia copia conservandone una io ed una mia moglie.
Nono step: cosa vedere – Prima di arrivare in un posto normalmente ci documentiamo per evitare di andarcene senza aver visto almeno le cose che vanno comunque viste. Per buttar giù un elenco usiamo normalmente le guide turistiche e, recentemente, Internet. Ogniqualvolta ci rechiamo in una città nuova poi facciamo sempre 3 cose:
• recuperare mappe dei mezzi pubblici, carte turistiche, brevi guide, offerte teatrali, folk e quant’altro sia disponibile;
• capire se esistono biglietti cumulativi per i mezzi pubblici o meglio City Card che inglobano sia mezzi pubblici che entrate ai musei (e spesso anche altro);
• vedere se esistono tour della città del tipo sali/scendi. Il primo problema lo si risolve normalmente presso la reception di campeggi, hotel, ostelli (ce lo auguriamo) o presso gli uffici turistici. Il secondo problema si risolve chiedendo negli stessi posti di prima o ai rivenditori di biglietti bus e metro. Il terzo problema si risolve leggendo le proposte contenute nelle varie offerte turistiche. Ora le informazioni sono complete ed il viaggio è pianificato, salvo imprevisti. Non resta che fare due cose: cominciare a prenotare gli ostelli e programmare un’uscita di prova in un fine settimana per provare le attrezzature, gli ostelli e, soprattutto, noi stessi!
Decimo step: Assicurazione e visto – Partiamo innanzitutto dall’assicurazione: chiamo il numero verde di Europe Assistance (800-443322) e una signorina gentilissima mi spiega che posso fare tutto via fax: loro mi mandano il modulo di richiesta, io lo completo indicando il periodo, codice fiscale, etc. firmo, faccio un bonifico con l’importo del premio, rispedisco il tutto via fax, loro mi spediscono la polizza, la firmo e la rispedisco via fax e tutto è a posto. Per nove giorni il premio è di € 29,70 a persona e come socio Touring ho anche il 10% di sconto! Con la prenotazione, l’assicurazione, due foto tessera ed i passaporti vado al Consolato della Federazione russa: solita trafila per il controllo sicurezza all’entrata e poi, sconcerto, nella stanza dei visti c’è tanta gente e nessuno che dia un’informazione. Mi guardo in giro e scopro che su una parete ci sono tanti fogli, li leggo e per fortuna ci sono tutte le indicazioni a prova di imbecille, cioè me, quindi sorrido soddisfatto!!! Mi armo dei moduli necessari (ben 3), di tanta pazienza e comincio a riempirli con le solite informazioni, cognome, nome, data di nascita, data di arrivo, luogo di arrivo, numero di passaporto… e poi come in tutti i paesi civili del mondo faccio la fila. Scopro con terrore che: naturalmente c’è da pagare (altra fila), i documenti se li trattengono loro (purtroppo non ho fatto fotocopia di nulla), mi ridaranno il passaporto con il visto fra una settimana (mi toccherà un’altra fila!). Prevedo poi già un problema, il periodo di prenotazione alberghiera scade il 24 agosto, ma io ho il treno alle 3 di notte del 25; provo a spiegare il tutto all’addetto, ma vista la sua reazione (mi spiega che un fax in quanto fax non può mai essere un documento originale!!!???!!!) decido che preferisco chiarire il tutto a S. Petersburg. In compenso hanno il bancomat per cui invece di 58 euro (29 a persona) pago 58,93 €. Ci rivedremo fra una settimana per ritirare i visti; grande cosa la libera circolazione nell’Unione Europea!
Undicesimo step: Prenotazioni e varie – Devo ancora fare 3 cose: cominciare a prenotare gli ostelli, fare la tessera Inter Rail e verificare se gli orari dei treni sono cambiati in funzione dell’orario estivo. Procedo a prenotare gli ostelli, poi durante il viaggio se devo spostare qualcosa potrò farlo usando gli Internet point presenti quasi ovunque. Scopro subito che ci sono due modi di prenotare: uno senza alcun esborso alla prenotazione, l’altro con pagamento anticipato. La procedura di prenotazione è composta da quattro passaggi; cominciamo con il riempire il modulo con i dati richiesti. Ora dobbiamo dare i dati per il pagamento tramite Visa e naturalmente confermare che abbiamo letto e sottoscriviamo le condizioni della transazione. Siamo quasi alla fine, controlliamo che le informazioni date siano corrette e finalmente possiamo fare clic su Book Now (prenota ora). Un po’ di informazioni non fanno mai male: dopo il clic paghiamo subito, controlliamo che i dati siano giusti. Attendiamo la ricevuta con riferimento della prenotazione e informazioni complete anche su come raggiungere l’ostello.
Dodicesimo step: ultime sui treni – Dobbiamo verificare innanzitutto gli orari estivi: effettivamente ci sono dei piccoli, irrilevanti spostamenti. È bene prenderne nota anche perché si tratta di treni e anche un minuto dopo l’orario di partenza può risultare determinante. Ed ora alla stazione a fare il biglietto dell’Inter Rail: ricapitolando le zone sono 2 (la B e la C), la durata è di un mese, il costo a persona è di 386 euro e questo è il biglietto così come appare compilato in tutte le sue parti da una gentilissima impiegata (ci ha chiesto se era per ragazzi con più o meno 26 anni!) della biglietteria della stazione Termini. E poi insieme al biglietto viene dato un depliant con le solite zone e le indicazioni di quali siano Paese per Paese i supplementi da pagare, nonché il blocchetto che, preceduto dalle istruzioni da leggersi con attenzione, prosegue poi con i moduli da riempire ad ogni inizio di viaggio.
Tredicesimo step: Pronti… Via! – È vero non resta che partire.