Hong Kong città simbolo della fuga e del riscatto, della frontiera e del futuro è il teatro dell’avvincente avventura del giovane Tom Stewart che investe tutti i propri risparmi in un biglietto sola andata per questa sorprendente città. Un salto nel buio, guidato dalla propria curiosità durante il viaggio conoscerà una giovane suora dalla quale apprenderà i primi rudimenti della lingua cantonese.
Una suora cattolica cinese alla quale rimarrà profondamente legato da una duratura amicizia. Una volta sbarcato allo spaesamento iniziale farà subito seguito la sua intraprendenza che gli permetterà di trovare lavoro in un grande albergo di Hong Kong, dove farà carriera fino a diventarne il direttore.
Non abbandonerà questa città che ormai sente come la sua vera patria neppure durante l’occupazione giapponese del 1941, durante la quale sarà internato in un campo di lavoro. Gli chiesi dove andava. “A Hong Kong”. “E perchè ci va?” “Per lavoro. Il mondo è pieno di possedimenti britannici, quindi se sei inglese puoi andare dappertutto”.
Il porto degli aromi di John Lanchester (pagg. 370, Longanesi & C. Editore).