Il viaggio può essere affrontato in solitario,
dopo essersi procurati i dovuti documenti
di viaggio, oppure in gruppo, con un viaggio
organizzato. La scelta fra una modalità o l’altra
è in funzione, tra l’altro, dello spirito di avventura
di ogni singolo viaggiatore in camper.
di Luciano Tancredi
Negli ultimi tempi i Paesi dell’Est attirano sempre più l’attenzione dei camperisti. I motivi di questo crescente interesse sono di vario genere.
Da una parte vi sono i camperisti navigati, ai quali rimangono ancora poche mete da esplorare, e tra queste proprio i Paesi dell’Est, che geograficamente sono relativamente poco distanti dall’Italia.
Da un’altra parte vi sono i camperisti con un curriculum di viaggiatori più “navigati”, che sono attirati da questi Paesi e dalla Russia in particolare, in quanto ne sentono sempre più parlare, non fosse altro che per gli equipaggi che ogni anno visitano queste destinazioni e che al loro ritorno non mancano di parlarne ai loro amici.
Ultimo importante fattore è la situazione politica, che è cambiata molto negli ultimi anni, nel senso che numerosi paesi del blocco sovietico sono ormai entrati nell’Unione Europea (ci riferiamo a Polonia, Lettonia, Lituania, Estonia), per cui è possibile arrivare fino ai confini “dell’impero russo” senza difficoltà di carattere burocratico (assenza di visti ed accettazione della Carta Verde Internazionale) o logistico (dogane aperte e controlli puramente formali e veloci).
Pertanto la Russia diventa un Paese sempre più vicino ai camperisti ed ai loro desideri di scoperta e avventura. È vero pure che sussistono ancora le remore di vario genere verso questo tipo di viaggi, dovute per lo più alla scarsa informazione o a paure di vario genere che Paesi chiusi all’esterno fino a qualche anno fa suscitano ancora. La realtà odierna è alquanto diversa: non hanno molta ragione di sussistere timori qualora si desideri avventurarsi verso queste mete.
Ne sono testimonianza le centinaia di equipaggi che si recano in Russia ogni anno e ne ritornano solo con un bellissimo ricordo della Piazza Rossa e dell’Ermitage. Ma andiamo per punti. Le difficoltà burocratiche legate ai documenti di viaggio sono oramai agevolmente superabili.
Per la Russia e la Bielorussia occorre munirsi di un visto di ingresso (mentre è stato abolito già da 2 anni per l’Ucraina) ed un’assicurazione RC apposita (solo per la Russia).
Inoltre occorre la patente internazionale oppure una traduzione in lingua russa della patente italiana. Per l’ottenimento di questi documenti è sufficiente rivolgersi in Italia ad un’agenzia specializzata in queste destinazioni, che vi fornirà senza difficoltà tutti i documenti necessari per il vostro viaggio.
Per quanto riguarda l’aspetto logistico occorre fare alcune distinzioni. In merito alle strade, la situazione va sempre più migliorando, in particolare per quanto riguarda le grandi direttrici, che, seppur non sono vere e proprie autostrade, si presentano in buone condizioni e con un livello di traffico di media inferiore a quello delle strade europee. Altro discorso per quanto riguarda i parcheggi.
Va ricordato infatti che questi Paesi non sono mai stati attrezzati per il turismo itinerante e sono perciò del tutto privi di campeggi. Per questa ragione occorre un certo spirito di adattamento al momento di affrontare questo tipo di viaggi.
Vi sono tuttavia organizzazioni che di recente, in considerazione della notevole crescita del turismo itinerante, si sono impegnate nella selezione e allestimento di aree di sosta sempre più adeguate per la sosta dei camper, sia sul piano della sicurezza che su quello dei servizi.
Per cui al momento sia a Mosca che a San Pietroburgo è possibile pernottare in aree attrezzate stagionalmente con servizi quali carico/scarico, elettricità, docce. In ogni caso non ci si aspetti gli stessi standard europei, per cui ripeto occorre un certo spirito di adattamento alle condizioni logistiche che si troveranno durante il viaggio. Infine alcune considerazioni in merito ai servizi di assistenza meccanica. In merito la situazione va rapidamente evolvendo in senso positivo.
Se fino a poco tempo fa, vi erano difficoltà per usufruire di assistenza meccanica in caso di guasto, ora i centri di assistenza delle case costruttrici europee sono sempre più diffusi, in particolare nelle grandi città come Mosca e San Pietroburgo. Centri di assistenza Iveco piuttosto che Mercedes sono in grado di riparare guasti meccanici celermente.
Si segnala inoltre l’arrivo di Hymer sul mercato russo, con centri di assistenza e vendita sia a Mosca che a San Pietroburgo, a testimonianza che il turismo plein air comincia a diffondersi anche tra i russi.
Una importante nota riguarda l’accoglienza in generale che ci riservano i popoli slavi che andiamo a visitare. Occorre innanzitutto considerare che la Russia non è tra i Paesi più aperti al turismo in considerazione del suo retaggio storico di Paese sostanzialmente chiuso agli stranieri durante il periodo comunista, aspetto che è possibile ancora percepire nel carattere della gente.
Inoltre per certi versi vi sono ancora difficoltà dal punto di vista linguistico (la conoscenza delle lingue straniere presso la popolazione locale è alquanto limitata), che rendono la comunicazione a volte problematica.
Tuttavia, a fronte di tutti questi aspetti, la gente è in generale molto cordiale ed ospitale, e soprattutto, incuriosita dal visitatore straniero. Questo atteggiamento si riscontra in particolare nei piccoli centri, lontani dai grandi flussi turistici, dove il contatto con l’Occidente è minore rispetto ai grandi centri.
A questo punto, focalizzati tutti gli aspetti legati alla meta da visitare si pone il quesito con chi visitarla. Il viaggio può essere affrontato in solitario, dopo essersi procurati i dovuti documenti di viaggio, oppure in gruppo, con un viaggio organizzato. La scelta fra una modalità o l’altra è in funzione, tra l’altro, dello spirito di avventura di ogni singolo viaggiatore in camper.
È ovvio che col viaggio di gruppo si beneficia sia di assistenza reciproca in caso di necessità, sia di un servizio logistico e turistico organizzato, che, alla luce delle precedenti considerazioni, non è un aspetto trascurabile.
D’altra parte, è pur vero che molti camperisti sono abituati a viaggiare in solitario, senza alcuna organizzazione da parte di agenzie o camper club e solo in occasione di viaggi particolari, come appunto quello in Russia, si aggregano a dei gruppi per effettuare un tour organizzato, in quanto non se la sentono di affrontare da soli queste mete. In questi casi si può registrare una certa insofferenza al gruppo, per cui occorre armarsi del giusto spirito di gruppo, cercando di vedere gli altri equipaggi del proprio gruppo come i compagni di una fantastica avventura alla scoperta di un mondo nuovo ancora poco visitato e conosciuto.
L’attenta riflessione su questi elementi è il migliore modo per prepararsi prima di tutto mentalmente al vostro viaggio verso Est.