Capo di Ponte – Naquane.
Sens – Museo Gallo Romano.
Chalon-sur-Saône – Museo della fotografia Nicéphore Niépce. Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, a Capo di Ponte (BS) in località Naquane, fu il primo parco istituito in Valle Camonica nel 1955. Si estende per oltre 14 ettari sul versante idrografico sinistro del fiume Oglio, tra i 400 e i 600 metri slm, e comprende uno dei più importanti complessi di rocce incise nell’ambito del sito del Patrimonio Mondiale UNESCO n. 94
“Arte Rupestre della Valle Camonica”.
di Luciano Tancredi
Viaggiando, specialmente in Europa, nella descrizione dei loro itinerari i camperisti raccontano spesso con una trascrizione da diario di bordo giorno per giorno quanti km hanno percorso, cosa hanno fatto e visto; spesso rifacendosi a itinerari e luoghi da visitare già fatti da altri o pubblicati dal TCI o altre guide tipo: “Dumont -Bradt – Baedeker – Clup Guide” ecc. È naturale che la migliore progettazione e organizzazione di un viaggio richiede una documentazione adeguata, ma quando ci si trova in certi luoghi, l’improvvisazione per approfondire un argomento, un sito, una città o semplicemente una curiosità è più che lecito.
Spesso quando si viaggia in gruppi molto numerosi, è necessario per un fatto organizzativo fare un programma abbastanza dettagliato, questo non impedisce che quando si arriva in certi località, (per esempio grandi città dove alcuni sono già stati, si possano fare delle scelte individuali).
Personalmente quando posso mi sgancio dal gruppo se individuo qualcosa che mi incuriosisce particolarmente. Personalmente quando posso
mi sgancio dal gruppo se individuo qualcosa che mi incuriosisce particolarmente.
Nel 2007 in un viaggio diretti in Olanda
ho scoperto passando in Valcamonica
i siti rupestri di Naquane, a Capo di Ponte.
Al suo interno, in un ambiente naturale dominato da castagni, abeti, betulle, attraversato dall’antico percorso di collegamento tra Paspardo e Nadro, è possibile ammirare 104 rocce con incisioni. Su queste ampie superfici,
di arenaria di colore grigioviolaceo (Verrucano Lombardo), levigate e montonate dall’azione dei ghiacciai
per effetto del crioclastismo, gli antichi abitanti della Valle incisero immagini, reali e simboliche,
tratte dalla loro vita quotidiana e dal loro mondo spirituale.
Le incisioni erano ottenute picchiettando
la superficie con un percussore litico
(tecnica della martellina) o, più
raramente, incidendola con uno
strumento a punta (incisioni filiformi).
La cronologia delle istoriazioni
presenti a Naquane va dal Neolitico
(IV millennio a.C.) all’età del Ferro
(I millennio a.C.), epoca di particolare fioritura del fenomeno, quando la Valle era abitata dagli antichi Camuni.
Non mancano incisioni di età storica, romana e nord-etrusca (foto a destra).
Il percorso di colore arancione, che inizia all’ingresso,
costituisce l’itinerario base dal quale si dipartono gli altri.
Il visitatore può quindi scegliere uno o più itinerari
in funzione delle incisioni che desidera
vedere o del tempo che ha a disposizione: la visita
completa di tutti i percorsi richiede non meno di
quattro ore. Pescarzo è un minuscolo aggregato
di case a 615 metri di altezza, poco sopra Cemmo.
(foto a destra: Amsterdam – A cena con gli Hare Krishna).
È appoggiato su un terrazzo che si affaccia da un
lato al solco principale della Valle dell’Oglio,
dall’altro allo sbocco di una valle minore che incide
il versante tra il monte Concarena ed il monte
Elto, la valle del torrente Clegna. È ancora
oggi un tipico villaggio montano collocato nel
versante solatio, su un terreno in declivio terrazzato
con muri a secco e adattato alle colture anche viticole.
(foto a sinistra: Pranzo sulla grande diga in Olanda).
Risalente almeno al Medioevo,
Pescarzo è costruito con una semplicità fuori dal
tempo (nella foto è situato in alto a sinistra).
Ha conservato l’architettura rurale originaria con
portoni e viuzze caratteristiche e tetti in ardesia
(in dialetto locale “Pìode”).
Se capitate in agosto ospita la Mostra
Mercato Itinerante dell’Artigianato.
Approfittate per una visita in questo periodo, c’è un’ottima area attrezzata a Capo di Ponte, con acqua e corrente su ogni piazzola.
Da qui partono la sera le navette per visitare il borgo di Pescarzo, oltre a quelle che vi portano al sito rupestre di Naquane.
Durante la visita serale a Pescarzo, avrete l’occasione di rivivere un’atmosfera d’altri tempi.
Camminando tra i vicoli, qualcosa di straordinario
pervade l’anima del visitatore: un’armonia tra luogo
ed espressione, nei semplici gesti degli artigiani,
tra i sorrisi dei bambini e gli sguardi pieni di storia
degli anziani. Passeggiando incontriamo la banda,
che con le sue piacevoli note musicali, ci coinvolge,
dandoci la possibilità di immergerci in quell’atmosfera
portandoci indietro nel tempo.
Altra “chicca” trovata in una di queste scelte individuali è il Museo della Fotografia a Chalon-sur-Saône dove nasce nel 1765 Joseph Nicéphore Niépce, uno degl’inventori della fotografia.
Nel Museo sono presenti tutti gli aspetti della fotografia, vengono trattate la storia, lo sviluppo e l’utilizzo della fotografia; sono esposte fotografie originali e apparecchi fotografici, dai primi esemplari fino ad oggi.
Tra l’altro è esposta la famosa:
Hasselblad Electric Camera 500 EL, (vedi foto a sinistra)
l’apparecchio fotografico, usato
dagli astronauti americani nei
loro viaggi spaziali. Sono sempre
presenti alcune mostre sulla fotografia,
che non troverete in nessun altro luogo.
Quelle temporanee annuali vi danno l’opportunità di
dare uno sguardo più da vicino sulla fotografia moderna.
Tra le collezioni del museo troverete oggetti in prestito
da altre istituzioni di fama internazionale.
A sinistra la foto d’epoca scattata quando fu inaugurato il monumento a Niépce, sotto la foto attuale della piazza.
La cittadina di Sens (terza curiosità incontrata degna di nota) vanta la prima cattedrale gotica di Francia.
Era l’antica capitale dei Galli Senoni con il nome di Agendicum.
Qui furono posti i quartieri invernali da Gaio Giulio Cesare di ben 6 legioni romane
(circa 36.000 uomini)
nel corso dell’inverno del 53-52 a.C. durante la conquista della Gallia. Se c’è una visita da non perdere assolutamente, è quella dei musei di Sens, ci si accede uscendo da una porta laterale della cattedrale.
Ingiustamente sconosciuti, questi musei custodiscono diverse collezioni di grande bellezza che
appassioneranno gli amanti della Preistoria, come quelli dell’Antichità romana, di pittura e scultura.
Il Tesoro della Cattedrale è ricco quanto quello dell’antica abbazia di Sainte-Foy de Conques nell’Aveyron.
Oltre alle stoffe pregiate d’Oriente e due immensi
arazzi quattrocenteschi raffiguranti uno l’Incoronamento
della Vergine, l’altro l’Adorazione dei Magi, bisogna
ammirare la Santa Teca, un reliquiario bizantino del X sec. il cui
coperchio piramidale è in avorio finemente scolpito: un’opera
unica al mondo.
Nelle sale sotterranee t’immergerai nell’antichità romana
e avrai un’idea di quello che era la città di Sens,
nel primo secolo della nostra era, con le terme,
i teatri, i mosaici e i torchi.
Scoprirai anche antichi manufatti artigianali di pregio, prodotti da: “Barbari Galli”, come erano
definiti dagli antichi romani.
All’ultimo piano, la sala di pittura ospita
diverse meraviglie (tele di Bruegel,
Jean-Baptiste Oudry, Boudin) e una curiosità:
il cappello che Napoleone portava a Waterloo!
Tutte le altre città visitate sono volutamente
non citate, essendo molto conosciute e
visitate da tutti i camperisti. Siamo passati
per Friburgo, Coblenza,
Strasburgo, Amsterdam, Delft, Brugge,
Ostenda, Calais, Parigi, Torino.
Qualche curiosità la lasciamo ad
alcune foto ricordo, dei partecipanti.