Il commercio carovaniero, si distribuiva fino a distanze di 650 Km. Talvolta bastava che la carovana dei pellegrini fosse riconosciuta sotto la protezione di un uomo santo (marabutto) noto per le sue virtù, per imporre rispetto religioso sufficiente per passare incolumi e senza dover pagare l’onere dei tributi nei territori in cui la fama del santo era riconosciuta. di Marino Alberto Zecchini Nel quadro dei trasporti carovanieri, il sud tunisino è stato, nella storia remota e in quella più recente, un territorio di grande traffico. La regione di Nefzawa e la cittadina di Kebilli in particolare furono importanti luoghi di mercato di schiavi, portati con le carovane…
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