Le splendide rovine di Tulum, con il mare
sullo sfondo Gradevole e indimenticabile
l’esperienza di relax nei Cenoti, piscine
naturali dalla bellezza unica che
sorgono dalle viscere della terra.
di Francesco e Joanna
Il Messico è un’emozione continua. I suoi colori, il suo mare, le sue grandi culture vi rapiscono.
È tutto immenso e coinvolgente, la gente è umana, il cibo è fantastico, sembra tutto a dimensione di tutti.
Ci sono grandi sviluppi edilizi che sono in parte accettati e in parte osteggiati dal popolo messicano (discendente dei Maya) in quanto le multinazionali continuano con i loro business. Vi consiglio di evitare Cancun e Playa del Carmen, a meno che non vi piaccia stare nelle città caotiche piene zeppe di turisti.
Noi siamo arrivati a Cancun il 12/01/08 dopo che la compagnia aerea Iberia ci ha cancellato il volo da Madrid e smarriti i bagagli, da lì siamo andati di corsa con una navetta a Tulum, sapendo già che Cancun non rientrava nelle nostre aspettative.
La prima impressione è stata quella di trovarci in un piccolo “pueblo”, il nostro albergo si chiamava Mariposa, scelto in base alla storia dei gestori, due anziani signori italiani che hanno scelto di cambiare vita radicalmente trasferendosi circa tre anni fa per costruire questa piccola oasi.
Il Mariposa è un albergo comodo e pulito, molto familiare, tutti hanno un sorriso, sia i gestori che i ragazzi che lavorano lì. Le camere sono confortevoli e la tranquillità è garantita.
Il giorno dopo ci siamo rilassati andando al mare con i gestori del Mariposa, Giancarlo ed Emma, visitando 2 splendide spiagge, il Paradiso e la spiaggia delle Tartarughe dove in ottobre si può assistere alla schiusa delle uova (visita organizzata dal WWF).
Il giorno dopo il tempo era nuvoloso ma non ci siamo persi d’animo. In seguito siamo andati a visitare le splendide rovine di Tulum, e dire splendide è un po’ come ridimensionarle.
Entrando in queste rovine l’immagine è quella del mare sullo sfondo, il sole che picchia sulle rovine Maya dove iguane di tutte le dimensioni oziano.
Il tempo continuava ad essere incerto e noi ci siamo organizzati per andare a visitare un altro sito Maya: Gobà che si trova a circa 40 km da Tulum, il tutto servendoci di un autobus di 2° categoria, cercando di gustare il più possibile il contatto con il “pueblo” locale.
Il viaggio è stato rapido e molto confortevole e abbiamo colto l’occasione di intravedere un tratto di foresta.
Purtroppo abbiamo dovuto notare che la cementificazione avanza e le strade si infilano nella verde foresta, questo secondo molti occidentali è il prezzo che bisogna pagare per il benessere.
Molte persone del posto sono contrarie a tutto questo sviluppo senza regole.
Gobà è veramente unica, è un sito scoperto di recente, infatti ci sono dei tratti ancora inesplorati, le rovine e la foresta sono tutto uno.
Siamo stati colpiti da tutto questo e per saperne di più ci siamo fatti aiutare da una guida Maya.
Ad ascoltare la storia di Gobà e delle sue rovine si notava una certa nostalgia e quasi quasi si rivivevano i suoni e i colori di questa grande civiltà. Dopo Gobà ci sono stati 2 giorni di pioggia e 2 di sole e noi ci siamo organizzati per andare a Chichè Itzà questo sito è grande, la piramide centrale (il “Castello”) è maestosa.
Il luogo crea una splendida atmosfera, quasi magica. Il tutto è curato nei minimi dettagli tranne l’entrata che è troppo moderna con negozi di souvenir e fast food, ma passata questa ci si immerge nella cultura Maya al 100%.
Tornati la sera a Tulum, ci siamo sentiti riempiti e soddisfatti. Sapevamo che c’erano altri siti interessanti da visitare ma il tempo vola e oramai eravamo arrivati al 21/02/08.
Quindi abbiamo deciso di dedicarci un po’ al mare. Dopo 3 giorni di relax siamo andati a visitare, e vi consigliamo di fare questa esperienza, un paio di Cenoti, piscine naturali dalla bellezza unica che sorgono dalle viscere della terra.
Uno, detto Cenote delle Rondini, che si trova a circa 5 km da Tulum sulla strada per Gobà e l’altro è direttamente sulla spiaggia ed è molto più naturale.
La sensazione è stata quella di trovarci in un eden. Ormai mancavano pochi giorni al nostro rientro e come ogni nostro viaggio sentivamo di lasciare un pezzo i noi da queste parti.
A tutti coloro che hanno in progetto di fare un viaggio in Messico consigliamo di non perdere assolutamente lo Yucatàn.
Torneremo sicuramente da queste parti perché un viaggio solo non basta per capire questo grande paese.
Oramai la strada è aperta e noi vi diamo appuntamento al nostro prossimo viaggio.