Autore: Giuseppe Bacci

Questo tipo di turista è assolutamente negato per le lingue. Afferma senza vergogna di non conoscere l’inglese né il francese ed è sempre alla ricerca di qualcuno che possa tradurre per lui. di Giuseppe Bacci Abbiamo spesso incontrato, o peggio avuto nel gruppo che accompagnavamo, questo tipo di turista: è assolutamente negato per le lingue, lo afferma senza vergogna, non conosce né inglese né francese, e quindi è sempre alla ricerca di un interprete per qualsiasi cosa. Ora, ognuno può non conoscere le lingue e viaggiare, ma questo tipo è capace in Spagna di chiederti di chiamare il cameriere per avere…

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L’arrivo in Islanda è scioccante: la zona di Sejdisfjordur è la parte dell’isola con il clima peggiore; i turisti arrivati con la nave vengono accolti da freddo, pioggia e spesso nebbia. di Giuseppe Bacci, fotografie di Tiziano Bacci Abbiamo di nuovo fatto il giro dell’Islanda, con un altro gruppo di camper alla scoperta delle meraviglie di questa terra. La seconda volta che si visita un paese si apprezzano meglio i particolari, si capiscono meglio luoghi e persone. La prima volta si resta colpiti dalle grandi cose che suscitano meraviglia, la seconda si comprendono meglio le cose nascoste. Come spiegare a chi…

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Tira tranquillamente fuori il portafoglio nei mercatini boliviani. Alle Maldive è pericoloso raccogliere in acqua conchiglie e coralli con le mani nude, finchè con un urlo esce ustionato dall’acqua, quando incautamente tocca un corallo di fuoco. di Giuseppe Bacci Spesso questo tipo di turista è pericoloso per se e per gli altri, anche se la causa di tanto male è da attribuire non tanto a lui, quanto alla fiducia accordata alla sua agenzia di viaggio. Per non spaventare i clienti infatti gli operatori turistici tacciono su pericoli, peraltro spesso evitabili con qualche precauzione. Così il disinformato lo si vede passeggiare il giorno dopo l’arrivo in…

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La sindrome da pastasciutta. L’esploratore è attrezzatissimo: ha il potabilizzatore per l’acqua, le barrette energetiche, le pastiglie contro la disidratazione, le pinze multiuso americane (hanno sostituito i coltellini svizzeri) e soprattutto ha il GPS. di Giuseppe Bacci Questa è una sindrome che colpisce un po’ tutti gli italiani (specie maschi) all’estero. Si presenta con sintomi di astinenza dopo alcuni giorni che non si mangia la pastasciutta. Il malato inizia a chiedere dove può trovare un ristorante italiano, cerca in ogni menu se esiste la voce spaghetti (o i ben noti sinonimi spagetti, macaroni ecc.), chiede ai camerieri dell’albergo dove si mangia…

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Incredibile spesso il turista italiano all’estero trova la Gazzetta dello Sport. Quando il doganiere guarda il mio passaporto e tutto contento mi dice “Italia! Ah, Roberto Baggio!” di Giuseppe Bacci Premetto di essere praticamente immune da quella febbre congenita che colpisce italiani ed altri popoli che si chiama gioco del calcio. Secondo me non a caso si usa la parola tifo, la stessa di una malattia che causa alte febbri. Sono uno di quelli che le rare volte che vede una partita pensa sempre che non accade mai niente (in oltre un’ora solo un paio di gol, se va bene) e…

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Per effetuare la gita sul vulcano decidiamo di usare un bus turistico. Dopo un’ora e mezza di attesa, vediamo arrivare un pulmino Suzuki molto malandato, bucato dalla ruggine e naturalmente con l’aria condizionata guasta. Ci sistemiamo alla meglio dividendo lo spazio con 4 insegnanti polacchi che faranno l’escursione con noi. di Giuseppe Bacci, fotografie di Tiziano Bacci Sono in Indonesia da alcuni giorni, con mia moglie Sara, instancabile organizzatrice dei nostri viaggi, ed i nostri due figli adolescenti alla loro prima esperienza di viaggio in Oriente. Ormai ci siamo ambientati, la differenza di cinque ore di fuso ha smesso di…

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Il primo dell’anno ci ritroviamo a scendere ancora verso sud, percorrendo un tratto di oltre 300 km attraverso il nulla: un’immensa distesa sassosa senza tracce umane a parte la strada peraltro con traffico quasi assente. Dopo la notte passata a Brak giungiamo all’Afrika Tour Camp. di Giuseppe Bacci – fotografie Tiziano Bacci Dopo tre anni ci siamo di nuovo diretti in gruppo verso il Fezzan libico, al centro del Sahara. Come l’altra volta abbiamo dovuto programmare attentamente il viaggio per superare tutte le difficoltà burocratiche necessarie per ottenere il visto di ingresso. Comunque ci ritroviamo in 16 camper, 42 persone…

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Al tramonto cercammo il tuaregh che gestiva il rifugio. La situazione era difficile, pur avendo i sacchi a pelo. di Giuseppe Bacci Nel gennaio del 1985 facemmo un lungo giro di una settimana in fuoristrada nel sud dell’Algeria, vicino al confine con il Niger. Il nostro itinerario seguì il letto secco del fiume Tin Tarabin. Dopo esserci rifocillati nel campeggio di Tamanrasset, raggiungemmo il rifugio sull’Assekrem che si trova subito sotto l’eremo di Pêre De Focauld. Avevamo deciso di dormire nel rifugio per poi andare, la mattina, a vedere l’alba inondare di luce le vallate dell’Hoggar (da un’altitudine di 3.000 metri).…

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Come impazzito si buttò all’inseguimento con il suo fuoristrada. Era anche incaricato di raccogliere la legna per il fuoco, quando vedeva un ramo secco, apriva lo sportello, lo raccoglieva senza fermarsi e lo sistemava sul portapacchi, sempre senza rallentare. di Giuseppe Bacci Nel gennaio 2001, in Libia, il nostro autista Alì mi raccontò di quando andava con il nonno a caccia di gazzelle nel deserto e dormivano sotto le stelle. Mi disse che alcuni suoi amici erano andati a lavorare a Londra e guadagnavano bene. Mentre lui non voleva lasciare il deserto perché non se la sentiva di vivere in città.…

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Siamo scesi dall’aereo ad agosto a Los Angeles e, dopo una notte in hotel per recuperare la differenza di fuso, siamo andati a prendere i nostri camper per iniziare il giro che ci ha portati con oltre 5000 km a toccare 5 stati: California, Nevada, Arizona, Utah e Colorado di Giuseppe Bacci Avevamo prenotato camper piccoli, almeno per lo standard americano: dei mansardati da 7 metri e mezzo, ma con una larghezza agli specchietti di 3 metri ed un’altezza di 3 metri e settanta, incluso il condizionatore sul tetto. Il potente motore 8 cilindri con cambio automatico ci ha assicurato comunque prestazioni brillanti, anche se…

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